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I prestiti occidentali hanno impoverito Haiti, adesso ne fanno altri


Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) sta usando le stesse politiche che in passato hanno reso il paese più più povero e fragile. L'FMI ha annunciato un altro prestito di cento milioni di dollari all'isola. Ma il prestito è concesso dalla sezione credito differito del Fondo, a cui Haiti deve già 135 milioni di dollari. Questi prestiti vengono concessi a certe condizioni, tra cui l'aumento del prezzo dell'elettricità, il contenimento dei salari dei dipendenti pubblici e dell'inflazione. Secondo i sostenitori della cancellazione del debito, l'FMI usa la crisi e il debito come la leva per imporre riforme neoliberiste.La storia si ripete. L'impoverimento di Haiti è cominciato quando gli schiavi e le gens de couleur libere si allearono per liberare il paese dai francesi nel 1804. Ma nel 1825 Haiti era già di nuovo schiava: del debito estero. Per impedire alla Francia e alle altre potenze occidentale di imporle l'embargo accettò di pagare 150 milioni di franchi di risarcimento ai proprietari degli schiavi. Per farlo, prese in prestito milioni di franchi dalle banche francesi,tedesche e americane. Nel 1947 aveva ripagato circa il 60% del suo debito.Nel 2003 il presidente Aristide chiese alla Francia la restituzione della somma pagata. Qualche mese dopo, fu rimosso da un colpo di stato e costretto a lasciare il paese sotto la minaccia armata degli americani. Da un rapporto dal Center for International policy del 2008 risulta che nel 2003 Haiti ha speso 57,4 milioni di dollari di interessi sul debito, mentre gli aiuti stranieri per l'istruzione, la sanità e altri servizi ammontavano solo a 39,21 milioni. In altre parole,nonostante l'apparente benevolenza degli stranieri, Haiti ha sempre restituito più di quello che ha ricevuto.