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Tanto mini non è (grattacieli a Crespi d'Adda)


A Capriate si stanno preparando a competere con Gardaland. I progetti finiti on-line della nuova "mini"Italia (che adesso si chiama Fantasy World) prevedono infatti:grattacieli alti fino a cento metri (il Pirellone è alto 127), mille posti di lavoro assicurati, hotel di lusso, centri commerciali e un afflusso stimato di non meno di due milioni di visitatori l'anno. (BergamoSette)Ecco come dovrebbe apparire dall'autostrada
fonte: rendergraph.itIl sito UrbanLife afferma che:Il gruppo Zamperla ha già acquistato alcuni terreni vicini all'attuale parco in previsione di un futuro sviluppo e ha in cantiere nuove attrazioni e infrastrutture a servizio del parco.Quello che qui ci interessa, però è un punto ben preciso che si trova molto vicino al parco. si tratta del Patrimonio UNESCO Crespi d'Adda. Ricorda TerPress:Arrivare a Crespi d'Adda, significa fare un tuffo nel passato, poter osservare con i propri occhi un paese dell'Ottocento rimasto immutato nel tempo ma, al turista che passeggi per le vie, appare visibile l'incuria in cui versa attualmente parte del sito.Esso, nella nota di designazione Unesco soddisfa due criteri fondamentali: "offrire un esempio emblematico di un tipo di costruzione o di complesso architettonico o di paesaggio che illustri un periodo significativo della storia umana, e costituire un esempio eminente di insediamento umano rappresentativo di una cultura, soprattutto quando esso diviene vulnerabile per effetto di mutilazioni irreversibili".Il villaggio è un autentico modello di città operaia ideale e prende il nome dalla famiglia del suo fondatore, Silvio Benigno Crespi, industriale cotoniere.La tutela di Crespi d'Adda è un affare molto delicato tant'è che nel bilancio di fine mandato della passata giunta (2002-2007) si può leggere:Intervenire a Crespi non è semplice: non lo è per chi ha la consapevolezza dell'importanza storica e sociale del sito UNESCO, che induce a riflettere attentamente e a documentarsi prima di prendere qualsiasi decisione, anche quella che altrove risulterebbe semplice.Tutto è curato nei minimi dettagli infatti più avanti si legge:Siamo convinti che la 'cura di Crespi' è un progetto che deve muoversi con la più attenta cautela; abbiamo valutato ogni nuova proposta con la consapevolezza che un errore avrebbe potuto compromettere per sempre il regalo che la storia ci ha consegnato.Osservate ora questa mappa
In linea d'aria Crespi dista poche centinaia di metri dal parco MiniItalia. Finora, la struttura bassa del Parco e l'uso sapiente delle piante, ne copriva la vista per cui stando nella città era possibile godere interamente delle case operaie, del castello, del cimitero e di tutti gli edifici storici senza essere disturbati dalla vista di palazzi o grattacieli.Provate ad immaginare cosa sarebbe di questo gioiello dell'umanità se in fondo alla strada apparisse un grattacielo da 100 e passa metri.
Qualcuno ha valutato l'impatto? Ha avvisato l'UNESCO? Ha dato l'ok al progetto Mini (micatanto) Italia?