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Che campagna elettorale!


Chiarisco, non che sia entusiasta di questa campagna elettorale per le regionali, molto per addetti ai lavori, ma sulla scia di Letizia provo a dare un occhio a chi ha utilizzato gli spunti migliori tra manifesti e spot via youtube (che forse sia cambiato qualcosa?).
Parto da un manifesto che mi è caro, perchè, in qualche modo sono stato complice della sua creazione: si tratta del "candidato di classe A" Maurizio Baruffi (PD, Lombardia, MI). L'idea che sta deitro al manifesto è di utilizzare una simbologia conosciuta, che rimanda a un tema caro al candidato (rispetto per l'ambiente) e che può trasmettere un significato chiaro in pochi secondi. Secondo me è efficace, ma sono di parte.Restando sempre in area ex-verdi ci sono i manifesti di Marcello Saponaro (PD, Lombardia, BG) che, non me ne voglia, trovo poco originali, mentre più incisivo il suo spot per le tv locali, anche se si potrebbe dare un po' più di ritmo. Esiste anche una parodia del video, che però sa tanto di tentata guerrilla marketing... Molto azzeccata invece la trovata delle saponette e dei preservativi, anche qui il tema della pulizia (viste le recenti indagini a carico di membri della giunta regionale lombarda, ma non solo) e della sicurezza sono subito intuibili e il messaggio viaggia diretto.
Tornando a Milano sicuramente interessante la campagna di Danilo Radaelli (Federazione della Sinistra, Lombardia, MI), non tanto per il manifesto stampato, solito faccione (stavolta con i capelli raccolti, il ragazzo inizia a sentire l'età), quanto per le locandine on-line ispirate ai film. Tra le altre segnalo ET (qui a lato) e i fantastici quattro. Con un po' più di coraggio Danilo avrebbe potuto osare di più e stupire con qualcosa che risaltasse per grafica e contenuti sui tabelloni elettorali. Ad inizio della campagna elettorale si era riproposto di postare sul canale Youtube quattro video lettere agli elettori, al momento sono presenti 2 video, con un numero limitato di accessi. Sicuramente paga l'aver di fatto abbandonato il sito al termine della campagna elettorale per le provinciali.Rimanendo in Lombardia, sicuramente la palma va a Giuseppe Civati (PD, Lombardia, MB) che con le cartoline ha segnato uno stile basato sulla metafora, l'ironia e i contenuti. Dopo aver specificato il metodo, da buon filosofo, ha lanciato una campagna su tutti i fronti, centrandola, giustamente, sui temi regionali. Si vede che è cresciuto e ha evitato di ripetere l'errore del 2004 con uno slogan vuoto ("con Penati c'è Civati")
sostituendolo con uno che lasica intendere una dimesione per la regione e per il partito ("Energia rinnovabile"). In un colpo solo individua il punto centrale del PD lombardo, basta con le opposizioni stanche (energia), una delle sue priorità (ambiente) e la dimensione futura, spazio ai giovani (o agli eterni tali). Tornando alle cartoline, sempre di avere in mano le prime pagine più ispirate del Manifesto (e si sa che spesso il Manifesto si prende solo per la prima pagina), con giochi di parole e immagini evocative, lasciando però spazio alle proposte. Non so quale sia il manifesto stampato ed affisso.Sinceramente non ci sono altri candidati che mi hanno colpito per originalità, a partire da Andy Warhol Zambetti, in ritardo di almeno 30 anni nel giocare con le facce colorate. Seppur cliccatissimo, resto immune anche al Governatore Formigoni con le sue suonerie per cellulare "l'è el furmigun". Sulla scelta del manifesto, poi, molto da discutere. Ha tentato di fare l'innovativo componendo il proprio volto con quello dei sostenitori, ma anzichè cercare facce e sfondi dei colori giusti ha preferito applicare una "trasparenza" alla sua foto. Effetto patetico e facilmente trasformabile con quei volti che il presidente usente e ricorrente ha tentato di nascondere in campagna elettorale (do you remember Prosperini, Oil for Food, Santa Giulia?).Ultimo accenna rispetto alla scelta di Sinistra Ecologia e Libertà di fare in Lombardia i manifesti con Vendola, candidato in Puglia. Pessima. Puntano sull'immigrazione pugliese o vogliono fare i berlusconi di sinistra con venerazione del leader? Hanno pure preso le poesie di Vendola e riprodotte pari pari concellando la parola Puglia e le due righe di spiegazione: guardate la versione pugliese e quella lombarda. A corto di idee.Per restare in tema, invece, trovo geniale la clip della Puglia dal dottore ideata proprio da Vendola (infatti SEL prenderà quasi il 10% in Puglia e l'1 virgola in Lombardia). Mette insieme risultati, proposte e sberleffa con la giusta ironia l'avversario.
Una botta di vita se la sono data anche i Verdi che, forti della candidatura nel Lazio di Giobbe Covatta, si sono ringiovaniti molto nella comunicazione. Per prima cosa, finalmente, dei manifesti belli e sagaci (forse avranno avuto qualche dritta dagli amici francesi). Il tema ricorrente è quello degli animali: giochi di parole, messaggio chiaro, testimonial ecologista. La trovo azzeccata. Trovo invece un po' forzata la linea scelta per i testimonial a cui hanno dato il nome "chi ci piace": alcuni sono poco conosciuti (Cohn Bendit), altri troppo d'elitè (Salinger, Rooberta Menchù), altri (Steve Jobs) non so quanto siano contenti di ritrovarsi su manifesti di partito. Ma la vera trovata è stato il rap cantato da Covatta e Bonelli (tra gli altri) con il ritornello che spacca: Promuovi il tuo ECO, cancella lo SPRECO, insegui il tuo SOLE, sorridi di CUORE. Buoni, infine i manifesti della serie "come si vota". In una situazione nella qual i Verdi faranno fatica ad essere rappresentati nei consigli regionali, a mio avviso, i candidati locali avrebbero dovuto puntare soprattuto su questo material piuttosto che sui manifesti personali.