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Zanotelli aveva ragione, rilasciati sei dei nove immigrati da lui difesi


Qualche giorno fa la polizia aveva caricato e spinto a terra padre Alex Zanotelli perchè si opponeva all'arresto di nove immigrati, richiedenti asilo politico, tra i quali, secondo il prete comboniano, anche sei minorenni.Ha scritto venerdì Zanotelli:Il nostro impegno è iniziato quando il 7 aprile la nave da carico "Vera D", che batte bandiera liberiana, aveva attraccato al molo 51 nel porto di Napoli, dichiarando di avere a bordo nove immigrati clandestini (erano saliti segretamente ad Abidjan, in Costa D'Avorio). Per motivi di sicurezza, la "Vera D" è stata bloccata dalle autorità portuali fino al 12 aprile, quando gli attivisti anti-razzisti ne sono venuti a conoscenza. (...) Tutti hanno chiesto l'asilo politico e sei di loro si sono dichiarati minorenni. Subito dopo è stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica e all'autorità portuale, dove si richiedeva il diritto di asilo, nonché la tutela dei sei minori. Così i nove clandestini (cinque nigeriani e quattro ghaneani) sono sbarcati alle ore 12.00 del 13 aprile. (...) I nove immigrati sono stati poi trasportati all'Ufficio dell'Immigrazione della Questura di Napoli. Abbiamo presidiato l'Ufficio per tutto il pomeriggio, proprio perché temevamo un colpo di mano. (...) A posteriori, posso dire che la trattativa è stata una farsa ben recitata, perché la decisione era già stata presa dal ministro Maroni a Roma, e alla Questura toccava solo ubbidire. (...) E ci disponemmo davanti al portone dell'Ufficio, da dove dovevano uscire i nove per essere trasportati a Brindisi. La Questura inviò un primo scaglione della Celere, guidato da una donna tutta sorrisi. Nel frattempo, altri attivisti arrivavano:eravamo circa un centinaio. Allora inviarono un secondo squadrone della Celere, armato di tutto punto. Ci confrontammo così, faccia a faccia, per mezz'ora. Poi l'ordine di caricarci. Tentammo di resistere, ma fummo travolti. Alcuni di noi riuscimmo a svincolarci e a ritornare davanti al portone. "Dovrete passare sul mio corpo-urlai- Voi non potete portare dei minorenni in un lager."Uno spintone mi fece barcollare e cadere. La notizia , oggi,che la Questura di Brindisi ha riconosciuto che ben sei di loro erano minorenni e che sono stati liberati, ci conforta e ci fa sentire che non abbiamo lavorato invano.