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Haiti: adesso ripartiamo


“Per molto tempo il popolo haitiano non ha ricevuto quello di cui aveva bisogno. Auspichiamo ora che tutto il mondo possa aiutarlo per soddisfare le sue necessità: salute, istruzione, lavoro e cibo”, lo ha detto il presidente eletto René Préval in un’intervista a ‘Radio Habana Cuba’, sottolineando che la cooperazione con i paesi del Sud del mondo “è la più immediata e fraterna, perché anche quando (i paesi in via di sviluppo, ndr) non hanno denaro, sono comunque pronti a darci una mano”. Préval, che si insedierà ufficialmente il 29 marzo, ha spiegato che le priorità del suo governo saranno la promozione dell’istruzione e della sanità e dei settori della pesca, dell’acquacoltura e della canna da zucchero: “Il popolo haitiano non ha votato per René Préval ma per il cambiamento...la vittoria non è mia, ma di tutti”. Da Washington, il segretario generale dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa), il cileno José Miguel Insulza, ha dichiarato che “Haiti ha bisogno soprattutto di pace, tranquillità e consenso”. Insulza ha mantenuto il riserbo sul possibile rientro dell’ex-presidente Jean-Bertrand Aristide dal suo esilio in Sudafrica, nonostante Préval abbia già chiarito che “non esistono impedimenti legali al suo ritorno”. “Non vorrei che adesso la discussione si incentrasse su questo argomento...A Préval ora serve avere il contributo di tutti e che nessuno gli crei problemi” ha concluso Insulza.