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sulle vignete


finalmente ho trovato qualche riflessione interessante sulle vignette sull'islam e sugli scontriStefano Comi ha scritto:Quanto agli episodi che in questi giorni occupano le prime pagine dei giornali, informiamoci bene. Guenther Grass, premio Nobel per la letteratura, ha definito su “El Pais”, di estrema destra il giornale danese che ha pubblicato le tristemente famose caricature, dichiarando che queste sono state pubblicate nonostante i numerosi tentativi di dissuadere i redattori dello stesso e accusa il giornale di aver volutamente ordito una provocazione. Daniel Cohen-Bendit, che era stato nel ’68 all’universitá Statale di Milano a dare una mano a Mario Capanna, oggi capogruppo dei verdi europei, ha definito la pubblicazione delle caricature in nome della libertá di stampa, un’ipocrisia. Cohen-Bendit, d’origine ebrea, ha detto: .Anche dall’altra parte, facciamo attenzione. Abu Laban, l’Imam palestinese che ha dato origine alle proteste, apparterrebbe a movimenti politici vicini ai “fratelli mussulmani” egiziani e agli Hizbollah. Se avete prestato attenzione ai telegiornali e/o ai giornali di questi giorni, vi sarete resi conto che, tranne che per le manifestazioni di regime in Iran, i partecipanti alle manifestazioni di protesta con relativi assalti alle ambasciate danesi, non sono mai stati piú di poche migliaia. Molto rumorosi ma pochi se raffrontati ad UN MILIARDO di mussulmani nel mondo che, seppure indignati, hanno continuato ad occuparsi dei fatti loro. Ad Istambul (Turchia), nel quartiere di Galata, famoso non solo per la squadra di calcio Galataseray, ma anche per la lettera di San Paolo negli Atti degli Apostoli e ancora oggi prevalentemente cristiano, sulla strada che dal ponte sul “Corno d’oro” sale alla torre dei genovesi, è aperto un “Ginnasio femminile delle figlie del Sacro Cuore” (insegna in italiano). Non mi risulta che né qui, né nelle tre Sinagoghe aperte e funzionanti, ci siano mai stati episodi d’intolleranza religiosa (semmai, politica).Quindi stigmatizzare come frutto dell’intolleranza l’orrendo omicidio di Don Santoro da parte di un ragazzo sedicenne, che da due anni è sottoposto a cure psichiatriche ( Corriere della Sera), mi sembra voler soffiare su un fuoco che invece faremmo bene a spegnere.