C'era una volta il tempo in cui la Repubblica Dominicana. la terra che ebbe la fortuna di essere raggiunta per prima dall'esploratore Colombo, veniva sfruttata dai coloni spagnolo in cerca dell'oro promesso dal genovese alla cattolicissima Isabella di Spagna.E quei tempi durano tutt'oggi.I coloni sono interpretati dalla multinazionale Barrick Gold, canadese, mentre nella parte dei popoli indigeni che si vedono depredare di ogni ricchezza e delle loro terre troviamo i contadini dominicani della zone di Cotuì, poco più a nord di Santo Domingo. Come già nel caso de Los Haitises (per chi si fosse perso ecco qui un breve riassunto) però sembra che una mobilitazione di giovani possa fermare il mostro.Ma partiamo dal principio.La vecchia impresa mineraria Rosario Dominicana sfruttò le riserve di oro di Pueblo Viejo, Cotuì, dal 1975 fino al loro esaurimento nel 1999. Nel 2006 Barrick Gold comprò l'impresa Placer Dome che nel frattempo aveva rilevato la Rosario diventando quindi proprietaria dei diritti di scavo. La Barrick portò con se nuove tecnologie che permettono di sfruttare ulteriormente le vecchie miniere. Il primo problema si trova quando si parla di danno ambientale. La Rosario Dominicana infatti estrasse materiale senza preoccuparsi troppo dell'ambiente provocando un danno quantificato in 70 milioni di dollari USA. Basta guardare le foto qui sotto per rendersi conto di cosa sia successo.Ecco come era prima della ripresa dei lavori la diga del Hatillo
A caccia dell'oro dei Caraibi: la storia di una multinazionale che ricorda molto i coloni spagnoli
C'era una volta il tempo in cui la Repubblica Dominicana. la terra che ebbe la fortuna di essere raggiunta per prima dall'esploratore Colombo, veniva sfruttata dai coloni spagnolo in cerca dell'oro promesso dal genovese alla cattolicissima Isabella di Spagna.E quei tempi durano tutt'oggi.I coloni sono interpretati dalla multinazionale Barrick Gold, canadese, mentre nella parte dei popoli indigeni che si vedono depredare di ogni ricchezza e delle loro terre troviamo i contadini dominicani della zone di Cotuì, poco più a nord di Santo Domingo. Come già nel caso de Los Haitises (per chi si fosse perso ecco qui un breve riassunto) però sembra che una mobilitazione di giovani possa fermare il mostro.Ma partiamo dal principio.La vecchia impresa mineraria Rosario Dominicana sfruttò le riserve di oro di Pueblo Viejo, Cotuì, dal 1975 fino al loro esaurimento nel 1999. Nel 2006 Barrick Gold comprò l'impresa Placer Dome che nel frattempo aveva rilevato la Rosario diventando quindi proprietaria dei diritti di scavo. La Barrick portò con se nuove tecnologie che permettono di sfruttare ulteriormente le vecchie miniere. Il primo problema si trova quando si parla di danno ambientale. La Rosario Dominicana infatti estrasse materiale senza preoccuparsi troppo dell'ambiente provocando un danno quantificato in 70 milioni di dollari USA. Basta guardare le foto qui sotto per rendersi conto di cosa sia successo.Ecco come era prima della ripresa dei lavori la diga del Hatillo