Solo il 34% degli americani si dichiara soddisfatto dell'operato del presidente Bush, raggiungendo cosi' il livello piu' basso da quando Bush assunse l'incarico nel 2001, contro un 59% che afferma di disapprovare il lavoro che sta svolgendo il presidente. Il calo di Bush e' evidente anche in un tema come quello della guerra al terrorismo, nel quale la presidenza e' solita godere del sostegno degli americani: il 50% dei cittadini americani disapprova l'operato del presidente anche in questo campo, mentre il 43% continua ad avere fiducia nella politica antiterrorismo del presidente.e soprattutto che un nemico dei comunisti, un cristianodemocratico com l'ex Canceliere tedesco Helmut Kohl afferma di sperare che vinca Prodi: "Per questo sono venuto volentieri. Vorrei che la mia presenza qui fosse intesa come un sostegno a Prodi in quanto grande europeo: un eccellente esempio di italiano cosmopolita, legato alle radici del suo Paese ma capace di guardare oltre le frontiere. Fino a qualche anno fa, pur di fronte a governi italiani che cambiavano spesso, avevamo un punto di riferimento fisso: sapevamo che, chiunque fosse al potere a Roma, l'Italia era fermamente schierata a favore dell'Europa. E non a parole, ma nei fatti. Oggi quella voce dell'Italia ci manca. E di pił non vorrei aggiungere"
mettendo il naso fuori dalle alpi si scopre che
Solo il 34% degli americani si dichiara soddisfatto dell'operato del presidente Bush, raggiungendo cosi' il livello piu' basso da quando Bush assunse l'incarico nel 2001, contro un 59% che afferma di disapprovare il lavoro che sta svolgendo il presidente. Il calo di Bush e' evidente anche in un tema come quello della guerra al terrorismo, nel quale la presidenza e' solita godere del sostegno degli americani: il 50% dei cittadini americani disapprova l'operato del presidente anche in questo campo, mentre il 43% continua ad avere fiducia nella politica antiterrorismo del presidente.e soprattutto che un nemico dei comunisti, un cristianodemocratico com l'ex Canceliere tedesco Helmut Kohl afferma di sperare che vinca Prodi: "Per questo sono venuto volentieri. Vorrei che la mia presenza qui fosse intesa come un sostegno a Prodi in quanto grande europeo: un eccellente esempio di italiano cosmopolita, legato alle radici del suo Paese ma capace di guardare oltre le frontiere. Fino a qualche anno fa, pur di fronte a governi italiani che cambiavano spesso, avevamo un punto di riferimento fisso: sapevamo che, chiunque fosse al potere a Roma, l'Italia era fermamente schierata a favore dell'Europa. E non a parole, ma nei fatti. Oggi quella voce dell'Italia ci manca. E di pił non vorrei aggiungere"