ilKuda - www.kuda.tk

USAID risponde ai miei dubbi sulla donazione della Monsanto ad Haiti


Quando una quindicina di giorni fa ho scoperto sui giornali americani che la Monsanto si apprestava a donare ad Haiti 475 tonnellate di sementi OGM, insieme a fertilizzanti e pesticidi associati mi si sono rizzati i capelli. E' noto che la maggior parte dei semi OGM sono sterili, non possono essere quindi ripiantati l'anno successivo e che gli erbicidi che venivano citati negli articoli sono vietati in diversi paesi europei perchè proteggono le sementi OGM ma ammazzano le altre culture. Di fatto, si trattava di un modo già sperimentato in alcuni paesi africani per far svoltare le agricolture locali verso un modello che prevede l'acquisto annuale di sementi dai dententori dei brevetti OGM a scapito dell'agricoltura tradizionale.Ho poi trovato un form predisposto da un'associazione statunitense per fare pressione verso il governo USA, partner dell'operazione, perchè fermasse la donazione.Oggi mi è arrivata una mail da USAID che chiarisce alcuni punti dell'accordo:Monsanto carefully coordinated its donation with the Haitian Ministry of Agriculture and offered specific non-genetically modified (GMO) seed varieties suited for Haiti's growing conditions. After extensive discussion between the Ministry's seed scientists and Monsanto staff, the Ministry of Agriculture accepted conventionally-bred hybrid seeds. As part of these discussions, Monsanto and the Ministry also discussed that the seeds will include common industry fungicidal seed treatments that protect them from fungal diseases that arise in the soil and hamper the plant's ability to germinate and grow.In sostanza si tratta, dopo lunghe discussioni, di sementi ibride e di funghicidi generici.Alcuni interrogativi rimangono però aperti, soprattutto leggendo il blog della Monsanto. Un lettore chiede se Monsanto può garantire che le sementi sono fertili e possono essere utilizzate negli anni successivi. La risposta è alquanto ambigua:Yes, the seeds are fertile. However, farmers generally do not replant hybrid seeds the following year because the offspring are not true replicate copies of the parent seeds. When farmers choose to start planting hybrids, they usually also make the decision to begin purchasing new seeds each year because they want the quality hybrid. However, the seed isn't sterile so yes they can replant. Nella sostanza si afferma che i semi sono fertili ma che le piante che verranno generate dal secondo anno in poi non sono uguali a quelle originarie (più deboli? meno proficue?). E continua affermando che quando i contadini scelgono di iniziare a piantare sementi ibride prendono anche la decisione di acquistare ogni anno nuovi semi.Ed ecco il punto, un contadino haitiano non sarà mai in grado di rivendere la propria produzione ad un prezzo tale che gli consenta di ricomprare semi Monsanto. Avrà quindi, magari, un buon raccolto il primo anno e poi, via via, si assistirà ad un impoverimento delle specie coltivate e questo andrà a colpire l'autosufficienza alimentare dell'isola.La domanda quindi è, se USAID mi scrive:This week, USAID and the Obama Administration announced that Haiti is one of twenty target countries for a global food security initiative entitled Feed the Future.perchè non iniziare da subito donando semi che siamo al 100% ripiantabili negli anni futuri?