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Il Partito Verde alla prova del voto colombiano


Qualcuno sarà rimasto deluso del 21 e decimali raccolto da Antanas Mockus alle elezioni presidenziali colombiane. Io accoglievo con molti dubbi l'annuncio dato da Peacereporter che dava il candidato del partito verde in testa ai sondaggi, ma se si guarda con occhi critico si capisce di cosa sia stato in grado di fare questo professore di filosofia di origine lituana.Intanto bisogna chiarire subito un punto. Il partito verde che ha presentato Mockus non è lo stesso che candidò nel 2002 Ingrid Betnacourt. La politica di origine francese, già parlamentare del partito Verde Oxigeno, era infatti a capo di un movimento fondato nel 1998 che ottenne due senatori alle elezioni di quell'anno e che dopo il sequestro della sua fondatrice, avvenuto prima delle elezioni presidenziali, praticamente si sciolse. A quelle elezioni il movimento ecologista ottenne poco più di 53.000 voti (0,5%).Le elezioni del 2002 e del 2006 furono dominate da Alvaro Uribe, politico di destra ex-liberale, che vinse la prima volta con il 54% dei voti contro il candidato liberale (33%), la sinistra raccolse circa il 6% dei voti. Ricandidatosi Uribe raccolse il 62% dei voti e lasciò al 22% il candidato di sinistra. A queste elezioni si presentò però l'ex sindaco di Bogotà Antanas Mockus come rappresentante Alianza Social Indigena, pur essendo lui di origene lituana. Raccolse 146.000 voti (1,24%).E' in questo scenario, di quattro anni fa che inizia l'esperienza nazionale di Mockus, per molti personaggio folkloristico e poco più.Nel 2006 nacque il partito Verde Opcion Centro che si collocava fuori dagli schemi tradizionali liberli-conservatori-socialdemocratici-socialisti cercando uno spazio di centro, appunto, che prevedeva anche una soluzione negoziata del conflitto civile colombiano con le FARC. Nel 2009, dopo aver conquistato 90.000 voti alle elezioni parlamentari, il Partido Verde Opcion Centro si aprì a tre ex-sindaci di Bogotà, tra cui Mockus.Fino a questo momento i risultati elettorali di questo movimento non-partitico erano stati davvero scarsi. Mockus viene indicato come candidato alle presidenziali del 2010 solo a metà marzo a due mesi e mezzo dalle elezioni, riceve l'appoggio di Fajardo, già sindaco di Medellin e candidato presidenziale del Movimiento Compromiso Ciudadano, un piccolo movimento che non era stato in grado di raggiungere il numero minimo di voti per essere riconosciuto partito.Da qui parte la campagna che è stata in grado di sconvolgere la politica colombiana. Facendo perno su persone svincolate dai partiti, su internet e il passa parola Mockus e i Verdi sono riusciti a raccogliere oltre 3.600.000 voti e diventare il secondo partito nazionale. Certo il distacco dal candidato di Uribe, Santos, magnate dei media e ministro degli ultimi tre governi è alto, ma il risultato per un partito che raccoglieva a malapena un centinaio di migliaia di voti è stato incredibile.Sul voto ha influito la presenza (in negativo per la sinistra) di Chavez, infatti le zone di confine si sono rivelate le più uribiste, ma il dato nelle città è molto incoraggiante. Non credo che al secondo turno del 20 giugno Antanas abbia qualche speranza, ma nenache Lula ha vinto al primo colpo.