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Ormai è il momento per mettere mano alla 381


Ha ragione Eugenio a fare i complimenti a Giuseppe, inserire tre persone al lavoro, siano esse rom o indigeni, di questi tempi è impresa difficile. Ma secondo me è il momento di aprire una vera e profonda riflessione rispetto alla legge 381.La 381 è la legge del '91 che regola le cooperative sociali, queste erano nate da una decina di anni per dare occasione di lavoro a persone ai margini della società. Nel '91 questo disagio venne identificato nei portatori di handicap e nelle persone con problemi psichici e di dipendenza di alcool o droga, oltre che ai carcerati fino a 6 mesi dal fine pena. Sono categorie tendenzialmente stabili che fotografavano un dimesione di una società e un mercato del lavoro in grado di assorbire le altre esigenze.A quasi vent'anni di distanza le esigenze sono però cambiate. La legge andrebbe rivista inserendo anche categorie più mobili, identificando la caegoria di disagio sociale anche per periodi limitati di tempo. Alcuni esempi sono già contenuti nelle direttive europee e comprendono rifugiati politici, donne che vivono in zone economicamente depresse, popolazioni oggetto di particolari discriminazioni (per esempio i rom), persone over 55 e così via.L'esempio di Cernusco mostra come sia complicato dare una risposta lavorativa a situazioni complesse senza il supporto di aiuti legislativi. E' possibile, ma molto difficile. Partiamo da questo punto e vediamo cosa si può fare per creare un humus più favorevole alla crescita del lavoro per tutti, per una piena attuazione della nostra Costituzione.