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Milano abolisce i bar, i pub e pure la baguette


"Ho ricevuto diverse lamentele da parte dei cittadini relativamente alle insegne scritte solo in cinese, che di fatto risultano incomprensibili ai molti residenti non cinesi". "Una situazione - ha aggiunto De Corato - che oltre a provocare disagio crea problemi di legalità e sicurezza. Visto che dietro gli ideogrammi possono celarsi messaggi illeciti in codice per i connazionali".Giuro, quanto qui sopra è una dichiarazione vera.Ora, dopo che han parlato Disma e [C]*, c'è poco da aggiungere però ci provo. Allora, mettiamo che i cinesi scirvano messaggi in codice per i connazionale, che ne so "si spaccia droga nel retro bottega", poi sotto traducono in italiano così: "sconti per tutta la settimana". I nostri poliziotti sono tranquilli e non approfondiscono?Cosa si potrebbe fare, se fossimo in un paese dove avesse un senso la parola integrazione? Prima di tutto partire dal presupposto che non tutto ciò che è diverso è male. Secondo pensare che la presenza di polizia deve essere un servizio a tutta la popolazione, italiana e straniera quindi dotarsi di personale in grado di relazionarsi in maniera positiva con tutti. Per esempio perchè non avere, a fianco delle pattuglie, dei mediatori cinesi? Perchè non aprire una relazione con i commercianti perchè diventino loro stessi dei presidi sul territorio anzichè dei nemici da combattere?Ma forse l'idea del nostro illuminato vice-sindaco (in realtà mio no, però si fa per dire) vuole che ogni parola straniera debba avere una traduzione, e allora sotto alla scritta bar mettiamo osteria, sotto pub taverna, e dal panettiere, quando chiedete una baguette, ci dovrà essere scritto sotto "bastone di pane".