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Devo far fare un lavoro pericoloso, chi mi conviene assumere per spendere meno nel caso ci lasci le penne?


Un giudice del tribunale di Torino ha deciso che per stabilire l'ammontare del risarcimento danni da corrispondere ai familiari di un morto sul lavoro occorre fare riferimento al reale valore del denaro nell'economia del paese ove costoro risiedono.La formula applicata per capire quanto il datore di lavoro devono dare è la seguente e fa riferimento a questa tabella del 2003:72.300 € x coeficente (N) = indennizzo da corrispondere ad ogni genitore vivoDove 72.300 € è il valore che spetterebbe al genitore di un lavoratore italiano morto sul lavoro.Facciamo delle ipotesi:- muore uno svizzero, coeficente N pari a 1.4698, dovrò sborsare 106.266 €- muore un danese (N= 1.4199) sborso 102.658 €- mi va meglio se muore uno statunitense (N=1.0125), 73.203 €Ma sa dove vengono la maggior parte delle persone che muoiono sul lavoro?
Romania: (N= 0.4063) 29.75 €Albania, il caso della sentenza: (N= 0.4075) 29.462 €Marocco: (N= 0.3995) 28.883 €Potrei facilmente trovare anche:- un domincano (N= 0.2909): 21.032 €- un cinese (N= 0.2323): 16.795 €- un filippino (N= 0.2313): 16.723 €- un indiano (N= 0.2055): 14.857 €Ma se proprio voglio espormi poco economicamente mi conviene assumere- Rwanda (N= 0.1674): 12.103 €- Cambogia (N= 0.1454): 10512 €- Etiopia (N= 0.1406): 10.165 €- Burundi (N= 0.1342): 9.702 €Sempre sperando che il loro potere d'acquisto in patria non migliori altrimenti si alzano le tariffe.Una volta il valore degli schiavi veniva stabilito quanto erano in vita, adesso il costo del lavoratore viene stabilito alla sua morte.Detto tutto questo, volete sapere la motivazione della sentenza?Il giudice ha evidenziato che un risarcimento "italiano" avrebbe dato ai familiari un ingiustificato arricchimento.