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Perchè una parte degli haitiani non vuole i Caschi Blu dell'ONU?


Leggendo la stampa tradizionale sembra che l'unico motivo per gli scontri che si stanno propagando in tutta Haiti tra manifestanti e Caschi Blu sia l'accusa verso il contingente nepalese di essere la causa dell'epidemia di colera. Così però non si può comprendere il problema.E' vero che buona parte dell'opinione pubblica, se così si può definire, haitiana è convinta che la malattia sia originata dalla base dei soldati del Nepal, le coincidenze sono tante (stesso ceppo di colera in Nepal e Haiti, ricambio di soldati nepalesi proprio qualche giorno prima del primo caso ad Haiti, strutture sanitaria della base con grosse perdite) e anche le voci si ingrossano ogni volta che passano da una persona all'altra. Però gli scontri non sono la caccia all'untore che qui appare.Le truppe ONU sono presenti ad Haiti dal 2004, cioè da quando un gruppo di insorgenti militarizzati ha ribaltato il governo democraticamente eletto di Aristide. Aristide è sempre stata una figura molto discussa, ex sacerdote ed oppositore del regime di Baby Doc, poi eletto presidente nel 1991 con grande sostegno delle masse popolari viede destituito da un golpe in cui le influenze dell'amministrazione Bush sono evidenti. Torna al governo per pochi mesi nel 1994 e riesce giusto a sciogliere l'esercito. Quando viene rieletto nel 2001 cerca di portare Haiti nella sfera dei paesi dell'ALBA ma, appunto, subisce un nuovo colpo di stato. A quel punto interviene l'ONU con una reggenza durata due anni e che non prevede il ritorno del presidente eletto, ma nuove elezioni a cui Aristide non può presentarsi.Già in quella circostanza si registrano forti scontri di piazza tra manifestanti e Caschi Blu. A volte sono diretti dai sostenitori di Aristide, altre volte dai narcotrafficanti che puntano all'anarchia, altre volte da bande criminali che nel frattempo si sono insediate stabilmente nelle baraccopoli di Port-au-Prince.La situazione sempra migliorare verso il 2008 tant'è che l'ONU pensa ad un progressivo abbandono del paese. Significativo l'articolo di Francesco Fantoli, giornalista italiano, che pochi mesi dopo verrà ucciso ad Haiti durante una rapina. Ma qualcosa ancora non va. Haiti si sta trasformando nella Repubblica delle ONG, processo poi conclusosi dopo il terremoto.Nel 2009 il partito di Aristide viene nuovamente escluso dalle elezioni presidenziali che si dovrebbero tenere a febbraio del 2010. Nuovi scontri, nuove proteste. L'accusa che viene rivolta al presidente in carica Preval (che non si può ripresentare) è quella di giocare sporco per favorire il proprio candidato. Il terremoto farà poi slittare la consultazione al 28 novembre, cioè tra pochi giorni.E arriviamo quindi agli scontri di questa settimana che hanno portato già a tre morti tra i manifestanti. Insieme alla accuse sul colera si rispolverano quelle di avere, nei 6 anni di missione, partecipato ad azioni violente contro la popolazione, tra cui anche alcuni rapimenti e stupri. Vengono accusati di essere assoggettati ai centri di potere statunitensi che stanno utilizzando la presenza dell'ONU per invadere Haiti con sementi OGM che hanno distrutto l'agricoltura locale e reso dipendenti i contadini da sementi sterili. Le prossime elezioni vengono viste come uno strumento utilizzato dalle multinazionali per influenzare lo sviluppo futuro di Haiti e i Caschi Blu sarebbero strumento di questo progetto.Se non si prova a capire tutto questo gli haitiani sembreranno sempre dei sempliciotti creduloni che, al massimo, sono al livello di chi cacciò Renzo da Milano accusandolo di essere l'untore della peste.