ilKuda - www.kuda.tk

Cosa ha in mente Duvalier tornando ad Haiti?


E' tutto il giorno che provo a darmi una spiegazione sul perchè Baby Doc, il dittatore, sia tornato ad Haiti. Perchè adesso? A fare cosa?In questo momento Haiti vive un momento politico molto delicato, c'è stato il primo turno delle primarie presidenziali, sarebbe passato al ballotaggio, con Marginat, anche il candidato legato al presidente uscente Preval, ovvero Celestin. Le proteste e il riconteggio dei voti fatto dall'Organizzazione degli Stati Americani portan, invece, ad una molto probabile esclusione di Celestin a favore di Martelly.Scopro oggi che Martelly, aveva simpatie per Duvalier durante la dittatura, però parliamo degli anni '80. Dubito che la presenza ad Haiti oggi di Baby Doc sia riconducibile a quello, anche perchè il principale sponsor di Martelly, Wyclef Jean ha immediatamente pubblicato questo twit prendendo molto le distanze:Baby Doc is in Haiti I can't believe it! Calling All Haitian around the World! And All my H B A, Haitian by Asociation!! Warriors!Oggi Jean-Claude Duvalier avrebbe dovuto tenere una conferenza stampa per spiegare i suoi piani ma è stata annullata perchè "l'albergo dove era prevista era troppo piccolo", questo nonostante si siano tenute in passato anche conferenze di Bill Clinton. In realtà sembra stia prendendo tempo.Il Time si chiede chi tragga effettivo beneficio dalla presenza del dittatore ad Haiti. Non da una risposta univoca:Alcuni esperti haitianihanno detto che lo scopo potrebbe essere quello di costringere Preval ad acconsentire alle richieste internazionali di sacrificare Célestin. Ma è difficile da credere, anche sotto Sarkozy, che la Francia e la comunità internazionale si siano abbassate così tanto diplomaticamente da incoraggiare Duvalier a tornare ad Haiti per tale scopo. Altri hanno suggerito che il ritorno di Duvalier dia invece forza a Préval, mostrando alle potenze internazionali come cose molto più turbolenti possano accadere se continuano a pasticciare la questione di chi sarà il presidente haitiano. Ma ancora una volta, potrebbe essere tale il cinismo di Préval tanto da aprire la porta ad uno dei dittatori più noti del 20° secolo per questo tipo di guadagno politico?Forse la giustificazione più appropriata la propone il Telegraph che, dopo aver fatto l'inventario dei soldi sottratti dalla famiglia Duvalier ad Haiti, e descrivendo il periodo di governo di Baby Doc come una cleptocrazia dove "la maggior parte delle imprese erano gestite dalla famiglia Baby Doc o da suoi soci", sentezia:The return of Duvalier suggests that there could be money to be made out of Haiti once more. Il ritorno di Duvalier suggerisce che potrebbero esserci soldi da fare ad Haiti, ancora una volta.Il resto lo sapremo nei prossimi giorni, con una preghiera rivolta alla stampa italiana, non parlate di esilio per quel che riguarda Duvalier. Essere in esilio significa stare lontano dalla propria casa a causa dell'esplicito rifiuto del permesso di farvi ritorno, Baby Doc non è mai tornato ad Haiti perchè deve sostenere le accuse legate alle migliaia di vittime politiche che sono morte sotto il suo regime. L'ONU, anzichè scortalo all'albergo, avrebbe dovuto consegnarlo alle forza di polizia e aprire un procedimento alla Corte Internazionale di Giustizia.Ma forse siamo nel torto noi a chiedere giustizia per una persona che risiede normalmente ed impunemente in Francia e che ha i soldi sottratti agli haitiani a sua disposizione su conti svizzeri.Per approfondire:Haiti: l'isola che non c'era. Storia, attualità e scenari futuri di un paese "scoperto" dal terremoto. A cura di Helga Sirchia e Roberto Codazzi. In libreria.