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Inquinamento? La Provincia di Milano butta via i soldi quando potrebbe fare altro


La Provincia ha deciso di non prorogare il limite dei 70 chilometri orari sulle tangenziali, il divieto d'emergenza «transitorio» deciso il 10 febbraio scorso e introdotto il 21 del mese per ridurre le emissioni di polveri sottili: domani è l'ultimo giorno di traffico lento, il provvedimento è in scadenza, da mercoledì 16 marzo si torna a viaggiare a 90 chilometri orari.Il provvedimento era buono: rallentando i mezzi si abbatte l'inquinamento prodotto. Unito con l'iniziativa di abbassamento del riscaldamento negli edifici pubblici applicato da molti comuni, poteva dare,se mantenuto nel tempo risultati apprezzabili.In un primo momento è stato ritardato perchè dovevano essere applicati i cartelli sulle strade (350 cartelli su 140 chilometri di tangenziali) poi non sono mai state attivate le safety car previste, infine non sono state fatte multe ai trasgressori (solo 500 multe emesse). Risultato? Podestà ha deciso di togliere il divieto dopo sole tre settimane, portando a un esborso di altri soldi per togliere tutti i cartelli.Dopo tutto, tra poco si vota a Milano e meglio non dare troppo fastidio a chi ha comprato il macchinone nuovo e non può neanche usarlo un po' in tangenziale. Non si conoscono i costi dell'operazione, sicuramente non secondari se si conta, oltre ai cartelli, il costo della loro posa e rimozione. Si conoscono invece i risultati in termini di smog:Nell'ultima settimana, nonostante la pioggia, i veleni hanno toccato un picco di 90 microgrammi per metro cubo d'aria, quando il valore limite di legge è di 50 microgrammi. Sopra, la salute pubblica è a rischio.E allora non si potevano investire questi soldi per ridurre il costo dei mezzi pubblici ed iniziare ad invogliare la gente a lasciare a casa l'auto offrendo un servizio migliore?Qui la petizione da firmare e far girare.