Soliloqui.

Il sabato astratto.


    Un foglio bianco.Una storia di marzo.Luci abbaglianti.La musica copreogni parola ed ilritmo penetra trasbuffi di fumo colorato.Nessuna rima,nessun pensiero lucido.Solo il profumo inebriantedella Primavera mischiato al forteodore di ferro consunto.L'alcool ottenebra ciòche di buono resta.Il sonno s'apprestamentre la luce si forma.Strano il corpo estanca la mente.Daniele, 4 marzo 2012