Soliloqui.

Dissonanze.


    Corrotto e sublimes'annida il pensiero.Si sgretola lesta la nuda realtàe gli occhi rapiti da cotanta beltà.Mi desto dal sonno in cui tu sei apparsaincapace la voce dalla gola riarsa.Come gabbiano a specchio sul mareper poterti vedere ritorno a dormire.Eteree le immagini ma forte il legamein ogni momento da te vorrei tornare.E poco m'importa degli urli del mondo.Daniele, 26 luglio 2012