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PREMIO NOBEL AL PERUVIANO MARIO VARGAS LLOSA


E' la notizia che tutti gli scrittori sognano di ricevere, ma nessuno saprebbe dire che tipo di reazione si possa avere nel sentire la fatidica parola: Nobel. Lo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa quando ha appreso che l'Accademia reale di Svezia ha deciso di assegnargli il Premio Nobel per la Letteratura 2010 non ci ha creduto. "Pensavo fosse uno scherzo" ha detto "Non pensavo di essere fra i candidati".Negli ultimi due anni l'ambito riconoscimento ha illuminato la carriera di autori non molto conosciuti dal grande pubblico, mentre quest'anno la scelta ricaduta su Vargas Llosa senza dubbio premia l'ampio seguito e la grande notorietà che questi possiede in tutto il mondo. Stando a quanto scrive l'Accademia di Stoccolma, il Nobel è stato assegnato proprio allo scrittore 74enne "per la sua cartografia delle strutture del potere e la sua acuta immagine della resistenza, ribellione e sconfitta dell'individuo".Un premio, questo che "costituisce un riconoscimento per la letteratura sudamericana e per la lingua spagnola", così come lo stesso Vargas Llosa ha affermato ai microfoni di una radio colombiana. Nato nel 1936 ad Arquipa, ha cominciato ad affacciarsi sulla scena letteraria verso la fine degli Anni Cinquanta, caratterizzando da subito la sua opera di scrittore con un sentito impegno politico, il quale lo ha portato anche a candidarsi alla presidenza del Perù. Fra le sue opere più celebri si ricordano Conversazione nella Catedral, La casa verde e Avventure della ragazza cattiva, anche se il suo libro più importante è considerato da molti La città e i cani (1963).Lo scrittore peruviano ha saputo la notizia mentre si trovava a New York. "Ero sveglio, lavoravo dalle cinque del mattino - spiega - quando ha squillato il telefono. Patricia (sua moglie, ndr) ha risposto e mi ha detto, ha chiamato un signore che parlava inglese ma è caduta la linea ".Rispetto a molti altri intellettuali del suo Paese come Gabriel Garcia Marquez e Isabel Allende, entrambi sicuramente di idee legati ad una tradizione politica di sinistra, Vargas Llosa non ha mai nascosto la sua cultura di destra. Per Dario Fo consegnare a Vargas Llosa il Nobel per la Letteratura 2010 è stata "una scelta meditata e seria". Il Nobel per la Letteratura 1997 ha poi aggiunto: "Ho letto alcuni suoi libri su indicazione di Sartre che lo considerava un ottimo scrittore. In quegli anni ho apprezzato in particolare la sua capacità di descrivere la lotta di classe nel suo paese: argomenti molto delicati che hanno messo a nudo le debolezze di un popolo in grave difficoltà".(fonte:http://www.newnotizie.it)