Creuza de ma

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…la mia non è tanto rabbia, ma è un senso di impotenza e quasi di rassegnazione…la rabbia è un sentimento che esplode quando ci si accorge di una ingiustizia e con l’impeto si cerca di cambiare le cose…la rassegnazione subentra quando capisci che non c'è niente da fare… Da Genovese, il caso della bambina bielorussa di nome Maria mi ha colpito particolarmente, ma ancora di più mi ha colpito come è terminata la vicenda…La bambina di appena 10 anni voleva rimanere in Italia, dopo le sevizie ricevute nell’orfanotrofio di Vilejka in Bielorussia, ed i coniugi Giusto avevano tentato di non far ripartire la bambina. Quello che colpisce è il comportamento delle Autorità Italiane, del Ministro della Giustizia, Clemente Mastella e delle Forze dell'Ordine. Per rintracciare la bambina l’Arma dei Carabinieri era ricorsa a mezzi solitamente usati per i grandi criminali. Tre macchine dei carabinieri hanno raggiunto la Val d’Aosta, prelevato la bambina e trasportata a Genova, dove è stata alloggiata presso un istituto di suore, in attesa delle decisioni della Corte d’Appello di Genova. Poi nella notte, improvviso, il blitz dei carabinieri, che hanno consegnato la bambina all’ambasciatore bielorusso, Alexey Skripko, affinché la riportasse con un volo speciale a Minsk, capitale della Bielorissia. Non si conosce la sorte di Maria, una delle tante bambine orfane in balia di un destino avverso. Il racconto degli ultimi momenti di permanenza in Italia di Maria, che ne fa il Giornale, è toccante. “ Maria si affaccia alla finestra dell’istituto delle suore cui è stata affidata. Vede il suo papà in strada ed i suoi occhi si illuminano. Lo chiama a gran voce, lo saluta, gli manda i baci. Il sorriso della bimba bielorussa si spegne però in pochi secondi. Un carabiniere in borghese scende in strada ed invita Alessandro Giusto ad allontanarsi, a non farsi vedere dalla piccola, che disperata inizia a piangere e a urlare. “ Poco dopo la bambina viene consegnata dai carabinieri all’ambasciatore bielorusso e spinta in una macchina con i vetri oscurati, con destinazione Minsk. Beppe Grillo nel suo blog così descrive ironicamente questa tristissima vicenda: “ Il trionfo della Giustizia. ….ci battiamo per il ripristino della legalità ? E’ per questo che oggi possiamo e dobbiamo celebrarla. Oggi che la giustizia, quella giusta, che non guarda in faccia a nessuno, neppure alle bambine di 10 anni, ….ha trovato la sua giornata di gloria. Uno spiegamento di poliziotti e agenti in borghese ha circondato il pericoloso convento di Sant Oyen in Val d’Aosta. Ha prelevato una bambina bielorussa di nome Maria …..Tornerà ( Maria ) forse un giorno nel nostro Paese. Chissà, la troveremo lungo qualche viale cittadino, importata dalla mafia dell’Est. “ Io vorrei semplicemente ringraziare i giudici, le forze dell’ordine tanto ligi al loro dovere da comportarsi in modo ineccepibile per ripristinare un regime di legalità!! Cosa importa se una bambina di 10 anni sarà costretta ad avere incubi anche ad occhi aperti?... loro torneranno a casa e potranno abbracciare i loro figli ed essere fieri di potersi rivendicare come i veri tutori della giustizia! La giustizia è alla base del nostro paese e viene prima di tutto!!E poi come non ringraziare il guarda - sigilli…che non è voluto intervenire in difesa della piccola perché avrebbe altrimenti legittimato tutte le famiglie che accolgono bambini dall’est a non farli rimpatriare…è giusto!! Ha ragione…che bel ministro (andrà forse scritto con la m maiuscola?) sarebbe un po’ come dire scarcerare dei condannati (anche per reati gravi) in questo modo si legittimerebbe un po’ di più il furto, o i reati contro la persona…oppure chiedere un’amnistia per il mondo del calcio…sarebbe un po’ come legittimizare le interferenze per avere favori e gestire le partite…anche se non è giusto far soffrire i tifosi (infatti sono proprio quei tifosi che esultavano quando vincevano le partite, gli scudetti…a scapito di altri!!) Siamo un popolo proprio fortunato…