L'ACACIA...nomade

io...


..Impercettibile, come una delusione,mi muovo consistente  nella  tua assenza audaceargino la  fragilità di  presenze esili e....capisco un ricordo...riconosco parole vedute e immaginariecosì   che...iotorno a te...come si torna ad un gesto consueto, rassicurantecome si torna nell'unico luogo dove si vuol tornare...per stare e non dover più lasciare...iotorno a te...ed amo...come si ama un pomeriggio qualunque...che non ritroverò immediato nella memoria...se non cercandolo a fatica...ma saprò di lui...perchè mio...e come ogni cosa mia...tratto insostituibile del mio volere...iotorno a te...e vivo...come lo scorrere del tempolento ed inesorabilecerto e rassicuranteiotorno a te...e resto... senza sapere perchèperchè non c'è bisogno di una ragioneper amare te.E nella distanza dei miei girasolisalvo l'improbabile punto di sostaper un'immobile partenza...dove continuo ad aspettarti e a consumare ogni vocabolo...senza preavvisocon la forza della pazzia...l'incoscenza del desiderioe la fragilità di questo amore...