L'ACACIA...nomade

Ma che parliamo a fare...


.....ed infine arrivano...queste parole mute dai giorni delle loro orequelle emozioni incredule che non riuscivano a vestirsi di  pensieri.Arrivano...come gli abbracci... che con e come arcani strumenti...stringono ed avvolgono e rimandano al calore del tuo sentire.Arrivano...con i tuoi messaggi...l'incredulità di viverci...e l'orgoglio di saperci salde ad un indissolubile filo...sottile e leggero q.b. per scaldare le nostre ore assenti.Arrivano...confuse...distratte...ancora vive nei loro giorni...ma...q.b. quanto basta per fare nostri tutti quei momenti...in ogni momento...da questo momento.E' che erano bloccate là...in quella tua lacrima sospesatra fregola e culurgiones...erano immobili nei miei occhi ed aspettavano che qualcuno dicesse loro:"scusate...potete spostarvi...dal cuore al foglio...quel tanto che basta per rendervi eterne?"... e glielo hai detto tu...ora...mentre senti forte il mio sentirti.Arrivano per sancire  "quel desiderio di rivederciche non è più curiosità ma il bisogno di stare con chi si ama"...ed ho amato quegli occhi lucidi e le tue ginocchia stanchesorde al dolore per lo stupore del mio averti vicina...ho amato il mio abbraccio al tuo mondo notturno...ed amo il tuo mondo e quella porta dischiusa per amarlo d'istinto...amo il tuo modo di avermi...e di darti...ho amato l'eterno che ci siamo concesse...con quegli scatti dove ci siamo specchiate. Eccole quelle parole che mi diranno per sempre di noi...le altre...quelle che hanno colorato quei giorni...la nostra promessa.Se tu fossi stata un uomo sarebbe bastato dirti:"Non credevo mi saresti piaciuto così tanto"...ma tu sei tu...tu che non riesco a contenere nelle parole...tu...che non so descrivere se non attraverso il mio amore ed il mio sorriso...e l'allegria che sai regalarmi...tu...q.b. per dirti: "Ti voglio bene"...ed aggiungo...ma tutte queste parole in fondo servono?...ma che parliamo a fare...basterebbe solo dire...:"evviva la fregola"...