LA FINE DEI TEMPI

INESATTEZZE EVANGELICHE


Nel "Vangelo dell'infanzia" contenuto nei primi due capitoli del Vangelo attribuito a "Luca" si legge, tra l'altro, di un viaggio della c.d. "Sacra Famiglia" a Gerusalemme fatto "quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosé" (Lc. 2,22). L'aggettivo possessivo usato da "Luca", cioè "loro", denota nell'autore del Vangelo una conoscenza assai approssimativa dei costumi giudaici. Secondo la Legge ebraica, infatti, solo la madre del neonato o della neonata doveva purificarsi in seguito al parto, perché "impura" (si veda il dodicesimo capitolo del Levitico); quindi "Luca" avrebbe dovuto scrivere della "sua" purificazione, cioè della purificazione della madre di Gesù, non della "loro" purificazione. Forse, nell'usare l'aggettivo possessivo al plurale, "Luca" pensava non solo alla purificazione della partoriente, ma anche al "riscatto" del primogenito - "riscatto" anch'esso previsto nella Legge ebraica. Il "riscatto" del primogenito, tuttavia, era cosa ben diversa dalla purificazione della madre: il "riscatto" non era una forma di purificazione. Il dettaglio dell'aggettivo possessivo ci rivela una conoscenza non certo profonda delle usanze giudaiche da parte dell'autore evangelico.