L.A.I.R.A.

METODO AUGUSTUS


Il coordinamento di tali componenti avviene, ai vari livelli territoriali e funzionali, attraverso il cosiddetto metodo Augustus, che permette ai rappresentanti di ogni funzione operativa (sanità, volontariato, telecomunicazioni, ecc.) di interagire direttamente tra loro ai diversi "tavoli decisionali" e nelle sale operative dei vari livelli (COC, COM, DICOMAC, ecc.), avviando così in tempo reale processi decisionali collaborativi. I rappresentanti delle diverse funzioni sono coordinati da un Disaster Manager.Il Disaster Manager è, traducendo in italiano, un dirigente del soccorso. I compiti principali del DI.MA. sono: organizzare gli interventi, coordinare i soccorsi, coordinare tutte le componenti della Protezione Civile, coordinare i servizi alla popolazione.Il Metodo Augustus (dal nome dell'Imperatore Augusto, che era il primo ad aver costituito "tavoli consultivi" tra i suoi collaboratori) ha già dimostrato la sua ottima funzionalità in occasione delle più recenti calamità che hanno colpito l'Italia. Augusto sosteneva che: «Il valore della pianificazione diminuisce con l'aumentare della complessità degli eventi». Proprio per questo il Metodo Augustus si distingue per la sua semplicità e flessibilità.con C.O.C. si intende il Centro Operativo Comunale, responsabile delle attività a livello comunale-locale, il cui massimo punto di riferimento è il Sindaco o un suo Delegato.il C.O.M., Centro Operativo Misto è un Centro Operativo di livello superiore, paragonabile per certi aspetti al successivo C.C.S.. Durante un'emergenza che copre una vasta area possono essere più di uno, e venire costituiti ad hoc al fine di avere un "occhio e braccio operativo" il più possibile vicino al luogo dell'evento;il C.C.S. (Centro Coordinamento dei Soccorsi), è l'organo principale a livello provinciale, ed è presieduto dal Prefetto o suo Delegato.il C.O.R. è il Centro Operativo Regionale, per emergenze che coinvolgono più province; è presieduto dal Presidente della Regione o suo Delegato (in emergenza è attivato raramente).la Di.Coma.C. è la Direzione di Comando e Controllo, organo decisionale di livello nazionale attivato nelle grandi calamità (e situata solitamente presso la sede del Dipartimento di Protezione Civile, a Roma; eccezionalmente, può essere proiettata nelle retrovie del teatro operativo).Esistono, a livello intermedio tra COM/CCS e DICOMAC, le Sale Operative Regionali (anche se la maggior parte delle funzioni di coordinamento diretto sul territorio sono svolte a livello COM/CCS). Ognuno di questi tipi di Centro, ai vari livelli, è solitamente costituito su una sezione "Strategia" (con i responsabili di funzione) ed una "Operativa" (con operatori e supporti logistici necessari per garantire i collegamenti, la continuità operativa, il supporto alle funzioni decisionali, etc.).Ci sono tre tipologie di evento:TIPO AEventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria.a) ogni singolo Comune per eventi che interessano l’ambito comunaleAl verificarsi dell'emergenza nell'ambito del territorio comunale, il Sindacoassume la direzione unitaria e il coordinamento dei servizi di soccorso e diassistenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari dandoneimmediata comunicazione al Presidente della Provincia, al Presidente della Giuntaregionale e al Prefetto.b) Consorzi e associazioni tra Comuni, dalle città metropolitane, dalle Comunitàcollinari, dalle Comunità montane per eventi che interessano un ambitointercomunaleQuando la calamità naturale o l'evento non possono essere fronteggiati con lerisorse, i materiali e i mezzi a disposizione del Comune o a livello intercomunale, ilSindaco chiede l'intervento di altre forze e strutture al Presidente della Provincia cheadotta i provvedimenti di competenza, coordinando i propri interventi con quellidell'autorità comunale di protezione civile (cfr. Eventi di tipo B). TIPO B:Eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che per loro natura ed estensione comportano l'intervento coordinato di più enti o amministrazioni competenti in via ordinaria.a) ogni singola Provincia per eventi che interessano un ambito provincialeb) coordinamento regionale, quando risultano coinvolte due o più ProvinceLa gestione degli eventi di Tipo B prevede il concorso di tutti gli enti indicati per glieventi di tipo A.In occasione dell'emergenza a livello Provinciale, il Presidente della Provinciaassume la direzione unitaria e il coordinamento dei servizi di soccorso e diassistenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari dandoneimmediata comunicazione al Presidente della Provincia, al Presidente della Giuntaregionale e al Prefetto.Quando la calamità naturale o l'evento non possono essere fronteggiati con lerisorse, i materiali e i mezzi a disposizione del Comune e della Provincia, ilPresidente della Provincia chiede l'intervento di altre forze e strutture al Presidentedella Giunta regionale che adotta i provvedimenti di competenza, coordinando ipropri interventi con quelli dell'autorità Provinciale di Protezione civile. TIPO C:Calamità naturali, catastrofi o altri eventi che, per intensità ed estensione, debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari.Coordinamento unitario del Dipartimento Nazionale di Protezione civile e delPrefetto, con il concorso di tutti gli enti territoriali.