L'ISOLA CHE C'E

Un nuovo Rinascimento?


Da quando ha iniziato il mestiere di "rottamatore" il sindaco di Firenze Matteo Renzi pare non fermarsi più: non basta mandare a casa una classe politica diventata ormai sempre più autoreferenziale per risollevare le sorti del paese ma la "rottamazione" deve coinvolgere ogni aspetto della società  a cominciare dal sindacato vero cancro e palla al piede per ogni possibile sviluppo e per la creazione di nuovi posti di lavoro fino ad arrivare ai lavoratori stessi o meglio a quei (pochi)  lavoratori ipergarantiti che hanno poca voglia di lavorare. Ci ha tenuto a precisarlo lo stesso Renzi dopo la sua intervista "shock" apparsa su Sport Week in cui paragonava i dipendenti comunali della sua città a Fantozzi, anzi «chiamarli Fantozzi sarebbe far loro un complimento»! «La stragrande maggioranza dei dipendenti del Comune di Firenze lavora molto bene - ha tenuto a precisare il sindaco - e anche per questo trovo ingiusto che pochi gettino un’ombra negativa su tutti gli altri. E' giusto fare distinzioni tra chi lavora bene, la maggioranza, e chi fa il furbo»  «Io - ha proseguito - ho solo detto che a me dà fastidio vedere, 10 minuti prima delle 14, la fila di 20 dipendenti che stanno in coda ad aspettare per strisciare il cartellino e andare a casa, come se ci fosse una corsa finale per andare via».In realtà l'attacco di Renzi era rivolto al sindacato: «Ecco: vuole sapere qual è l'organizzazione più lontana dalla mia generazione? I sindacati. Più di un iscritto su due è in pensione mentre noi, se va bene, ci andremo a 70 anni. E hanno giri d'affari miliardari». Non c'è dubbio che il sindaco abbia messo il dito nella piaga se è vero che parte del sindacato non ha preso bene l'intervista. E se non si conoscesse la storia di questo paese parrebbe davvero strano che lo sperpero di tanto denaro pubblico ( più della famosa "casta politica"!) non generi alcuna indignazione....Ma si sa che gli IISP ( indignati in servizio permanente) si indignano a senso alterno: il loro "nemico" ( da "buona tradizione" si cercano sempre un nemico da combattere...) non è il sindacato quindi "nessuno tocchi i sindacati ". Di tagli alle spese sindacali non parla nessuno.... ce ne faremo una ragione.Non c'è dubbio che le posizioni ( queste ed altre) di Renzi rappresentano una rottura con lo stantio conformismo di sinistra; in un quadro politico tutt'altro che confortante si tratta quindi di una piacevole novità in grado di catalizzare l'interesse di quei cittadini che da tempo si sono stancati della politica. Se la sinistra fosse quella di Renzi ci sarebbe già l'alternativa a questo governo senza bisogno di terzi e quarti poli.... In tutta onesta temo che non sia così. Renzi rappresenta una specie di battitore libero in un panorama sconsolante: da una parte c'è una sinistra riformista che essendo troppo legata al passato risulta non credibile agli occhi dell'elettore moderato, dall'altra gli epigoni ( Vendola ne è il massimo rappresentante) di una sinistra massimalista e populista che si sperava si fosse ridimensionata con la caduta del Muro di Berlino.In attesa che si materializzi un nuovo Rinascimento ( che non potrebbe ripartire che da Firenze) a  rimetterci sarà il paese...