Ciao, ho copiato questo post dal blog della mia amica
Chimicamd.Vi prego di leggero, con molta attenzione e di fare quello che DOVETE fare.
Carissimi, vi scrivo per segnalarvi questo importante articolo di Noemi Cabitza del 15/01/2008 riguardo la pedofilia in rete. Pedofilia in rete: dalla Russia la minaccia più grandeSi
chiama Russian Business Network (RBN) ed è sicuramente uno dei peggiori
provider, se non il peggiore, che girano in rete. Come facilmente
intuibile è basato in Russia, ma nessuno sa dove ha gli uffici, nessun
indirizzo, nessun server in evidenza, niente di niente e chiedere è dannatamente pericoloso. Persino il Washington Post ha cercato di capirci qualcosa con un inchiesta giornalistica ma ha dovuto desistere di fronte alle coperture politiche di cui RBN dispone.
Il problema è che da questo provider arrivano la maggior parte dei
pericoli in rete: truffe milionarie, phishing, frodi informatiche etc.
etc. ma soprattutto sono i siti a contenuto pedopornografico a farla da padrone. I suoi “clienti” a fronte di un premio annuo decisamente più alto di quello che sono i prezzi di mercato, possono godere della completa copertura ben sapendo che non verranno mai intercettati ne arrestati. E’ chiaro che la copertura politica che viene data a RBN è pressoché totale. Le polizie informatiche di tutto il mondo sono letteralmente impotenti, così i malfattori continuano imperterriti a operare, violando ogni tipo di diritto a partire da quello del bambino. Sono
centinaia i siti pedofili ospitati da RBN e nessuno riesce a risalire
ai loro proprietari e in alcuni casi nemmeno a oscurarli. Per ogni
sito oscurato in occidente ne nasce uno nuovo che lo riprende con li
stessi contenuti, così gli orchi possono agire indisturbati e
distribuire le loro nefandezze senza che nessuno riesca a fermarli. A questo punto solo la politica può fermare questo immondezzaio e l’Unione Europea è sicuramente la più adatta a farlo. Si
deve intervenire sulla Russia affinché oscuri definitivamente questo
provider che è diventato il porto franco dei peggiori pedofili che ci
sono in rete.Di
certo non sarà facile, il giro di affari di RBN è miliardario e la
mafia russa ha allungato i suoi tentacoli ovunque, politica compresa,
ma occorre fare qualcosa, qualsiasi cosa. Non è possibile sopportare
questo scempio e vedere impotenti questi mostri abusare di migliaia di bambini innocenti.
Possibile che non si riesca a oscurare il provider? Possibile che non
si riesca a tracciare chi si collega da fuori dalla Russia a questi
siti per scaricare gli orribili filmati o le tremende immagini di
questa turpe violenza sui bambini?Chiediamo
che l’Unione Europea si attivi immediatamente e “intimi” alla Russia di
fornire tutte le informazioni necessarie per fermare la diffusione di
materiale pedopornografico proveniente da RBN e che, soprattutto, ne
imponga l’immediata chiusura. Non è possibile lasciare questo porto
franco dei pedofili in attività, migliaia di vittime lo chiedono in
silenzio.Noemi Cabitza
Fonte Il
Comitato Troviamo i bambini, raccoglie questo allarme e chiede a tutti
i sostenitori di scrivere una mail di protesta al vicepresidente della
Commissione europea responsabile per il portafoglio Giustizia, libertà
e sicurezza.Fermiamo questo schifo !
Clicca qui per scrivere anche tuOppure invia una mail ai seguenti indirizzi:Antonio.BETTANINI@ec.europa.eu; info@troviamoibambini.it FATE GIRARE L’APPELLO ! Grazie. Tutti assieme per i nostri bambini.