L'ISOLA CHE C'E

Il tramonto del sindacato?


Gli sconcertanti avvenimenti di questi giorni con il paese paralizzato e ricattato da un gruppo di privilegiati i quali  ancora non hanno capito che viviamo in un altro mondo ( probabilmente dal cielo non se ne sono accorti) ha riportato in primo piano la questione sindacale e gli scioperi ( in questo caso addirittura illegali) che si ritorcono sempre contro i cittadini( lavoratori soprattutto).  E’ molto curioso osservare la parabola che ha portato il sindacato da una situazione in cui poteva fare ben poco che fosse legale, anzi spesso la sua esistenza stessa era illegale, in una situazione attuale in cui rappresenta l’unica istituzione per cui non si applicano le norme della legge a tal punto, qui in Italia, da costituire un parastato che decide la politica economica del Paese in barba a qualunque risultato elettorale. Infatti non c’è manovra economica che prima non venga discussa e approvata dal sindacato. Inutile affermare che questa scandalosa violazione della Carta Costituzionale non abbia giovato in questi anni al nostro paese, non è un caso infatti che rispetto agli altri paesi europei le retribuzioni in Italia siano tra le più basse, il numero dei morti sul lavoro  il più alto  così come gli ammortizzatori sociali  sono i più scarsi  ( per ogni 100 persone che perdono il posto di lavoro solo 17 sono tutelati!). Non credo valga la pena soffermarsi sui tanti privilegi di cui gode che ne fanno ormai una casta a tutti gli effetti, forse peggio di quella politica. Per moltissimi anni ha goduto della pressoché unanime approvazione perché è stato erroneamente ritenuto che esso rappresentasse gli interessi collettivi dei lavoratori per cui si è creata una grande forza sociale di potere pressoché illimitato che ha prodotto in buona parte il dissesto in cui oggi  ci troviamo. La caduta delle ideologie ed una maggiore informazione sembrano avere demolito le antiche certezze.  Un sondaggio molto recente dimostra che gli italiani stanno perdendo sempre più fiducia verso i sindacati. Solo  il 49% della popolazione ritiene che i sindacati continuano a svolgere  un ruolo essenziale, poco più del 44% che sostiene invece che siano un ostacolo allo sviluppo del Paese.  E’ vero che l’orientamento politico ha una sua influenza ma non in maniera netta. D’altra parte, lasciando da parte i lavoratori autonomi, la maggioranza degli impiegati e degli operai ritiene che il sindacato rappresenta ormai solo una minoranza di lavoratori. L’insieme dei dati è alquanto significativo però parlare di tramonto del sindacato è alquanto audace anche perché in Italia al posto della democrazia ha preso sempre più piede la partitocrazia e la sindacatocrazia spesso irresponsabile . Nel dopoguerra a  forza di statalizzazioni anche il sindacato è diventato sindacato di stato invadendo ormai da decenni i poteri del Parlamento e dei governi. Liberarcene in questa forma significherebbe ripristinare lo stato di diritto.