LA LIVELLA

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L'Italia ha accettato, L’11 giugno 2010, a Ginevra la stragrande maggioranza delle 92 raccomandazioni formulate dall'Onu in febbraio dopo il primo esame della situazione dei diritti umani nel Paese, ma ne ha respinte dodici, tra cui quelle che chiedevano il riconoscimento dello status di minoranze dei Sinti e dei Rom, di rivedere il cosiddetto 'pacchetto sicurezza' e di depenalizzare l'entrata ed il soggiorno irregolare degli immigrati 'clandestini'.Per l'Italia - sotto esame dallo scorso 9 febbraio - le raccomandazioni finali esortavano tra l'altro il Paese ad accrescere la lotta alla discriminazione e al razzismo, in particolare nei confronti dei Rom (accettata) e a dotare il Paese di un'istituzione nazionale indipendente sui diritti umani (accettata, ma non la scadenza di 'entro il 2010').L'Italia si è detta inoltre determinata 'a promuovere i diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali e a lottare contro la discriminazione fondata sull'orientamento sessuale', così come contro il sovrappopolamento delle prigioni, si legge nel documento presentato. Intervenute oggi nel dibattito, alcune organizzazioni non governative come Reporter senza frontiere hanno criticato la legge sulle intercettazioni. Inoltre, come già in febbraio, la situazione dei rom, la lotta al razzismo e la politica di immigrati sono emerse negli interventi di alcuni Paesi. Gli Stati Uniti hanno così rinnovato la raccomandazione all'Italia di garantire i diritti delle minoranze ed hanno esortato il Paese a fare in modo che la gestione dell'immigrazione illegale sia conforme agli obblighi internazionali. http://networkedblogs.com/4JXKf