LA PROVINCIA

Dentro piango, ma rido di tutto e rido.


Ho cercato di uscire dalla platea, o almeno di non restare fermo a vedermi calpestare le assi.Non mi guardo più, che bella figura faccio tra i recitanti, anche se fare il critico rimane un hobbie.Erano comodi quei seggi, quasi che i sanniti del IV secolo avessero il mio culo, le mie reni, troppo comodi, più di qui. Io non so se lasciare il teatro, imboccare la via, il tempio, la scuola, ...una casa.Io non lo so.Io non so se cercarmi un anfiteatro, se il mio posto sarà ancora tra gli spalti, o nella rena, tra il sangue.Io non so nulla.So solo, che per dolore, o per angoscia, o per noia, questo posto lo sto lasciando; e non solo non so dove andrò. Io non so nemmeno se muovendomi userò le gambe, un bastone, o le braccia; e dico questo perchè non vorrei avere la paura di dover strisciare se sarà necessario.Peppe