LA QUERCIA EDITORE

la forza che deve e può avere la parola


In un momento storico in cui apparire è fondamentale e l’immagine sembra avere un rilievo decisamente maggiore, di fatto l’importanza della parola riprende quota.Il testo, che sia sintetico o analitico, si impone per la sua semplicità e cattura l’attenzione più di quel che si potrebbe credere; la rappresentazione di ciò di cui si sta parlando rischia di far perdere di vista il contenuto, mentre i concetti espressi solo attraverso le parole acquistano nuovo significato.Certo, quasi nessuno – secondo le recenti interviste e statistiche – legge; soprattutto gli adulti sembrano aver perso la capacità di trovare il tempo per sfogliare i libri, farsi ammaliare dal loro profumo ed entrare nelle mille storie che sono lì pronte, anche in un centinaio di pagine, ad accoglierci e travolgerci. La gente ha davvero così poca voglia di riflettere, emozionarsi ? I bambini pare abbiano una maggiore apertura mentale e siano disponibili a vivere questa esperienza, che consiste anche nel perdere il contatto con la realtà… quindi credo che l’adulto – come sostengo da sempre - debba lasciarsi andare e ritrovare la sua capacità di farsi meravigliare. Leggere ha questo potere!I ragazzi si lasciano spesso corrompere dalla pubblicità, ma se vengono indirizzati sanno apprezzare quando gli si pone una scelta. Messi di fronte alla possibilità di dar sfogo alla loro creatività, si impegnano e (in misura maggiore rispetto agli adulti) reagiscono con entusiasmo alle iniziative in tal senso .Queste considerazioni ho potuto estrapolarle in seguito ad un esperimento che forse all’inizio è nato in modo inconsapevole, ma poi – notati i primi risultati – è progredito con un procedimento ponderato.E’ necessaria una premessa. Ho fatto uso del social network più usato al mondo attualmente, non per porre in vetrina un corpo o aforismi vari, quanto per evidenziare i libri in uscita o che sono già in libreria… usando i cosiddetti “post” per segnalare i più venduti o notizie riguardanti l’autore.Mi sono sorpresa, pur essendo adulta, ma io amo leggere… nel notare che quando alla didascalia si accompagna la copertina del libro, la “notizia” ha minore visibilità rispetto all’enunciato senza allegato; tornando , quindi, al tema in questione posso concludere che le persone si stanno forse ribellando a questa preponderanza e prepotenza dell’esteriorità, rivalutando la forza che deve e può avere la parola.                                                                                       Silvia Esposito