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Inaugurazione del ciclo "Vita da libri": Il sogno di Ilaria di Luigi Civita

Post n°17 pubblicato il 20 Giugno 2013 da laquerciaeditore103
 

Si è svolta ieri, 19 giugno, presso la sede dell’Associazione Culturale Teatrale Te.Co. in Via Diocleziano 316 (Fuorigrotta, NA), la presentazione de Il sogno di Ilaria di Luigi Civita. L’evento, realizzato con la collaborazione della Lega Anti Vivisezione di Napoli, ha coinvolto, oltre l’autore stesso, Alessandro Palladino nel ruolo di presentatore e rappresentante del Te.Co., l’illustratrice del libro Silvana Verduci, le rappresentanti del consiglio della LAV Marisa Caruso e Rosaria Caniglia.

Particolarmente gradevole l’atmosfera di leggerezza che si è creata immediatamente all’interno dell’Associazione Culturale per via della conduzione “all’impronta” di Alessandro che, rispettando la sua formazione teatrale, ha pianificato solo per grandi linee la presentazione: l’evento si è aperto spiegando il ruolo dell’Associazione Culturale Teatrale e l’ambivalente significato della sigla Te.Co., sigla che riunisce il significato di amicizia e contatto della parola “teco” con l’abbreviazione di Teatro di Contrabbando.

Partendo dalla comune esperienza teatrale, i ragazzi dell’associazione hanno immaginato e poi trasformato idee e concetti comuni in uno spazio collettivo concreto in cui dar voce ad eventi artistici e culturali di ogni genere che, per un motivo o per un altro, devono “sopravvivere all’ombra dei grandi”. Per questo la presentazione de Il sogno di Ilaria è stata anche l’occasione per inaugurare la serie di appuntamenti “Vita da Libri”, che si svolgerà nel corso dell’estate. In questo contesto, la semplicità e l’improvvisazione hanno preso immediatamente il sopravvento sull’ingessatura e l’asetticità che caratterizza le presentazioni “classiche”, permettendo all’autore di raccontarsi al meglio e al pubblico di “accomodarsi” nella sua opera.

Un’opera il cui sogno, spiega Luigi, è un desiderio “di speranza e di amicizia, il sogno di cambiare il mondo rimboccandosi le maniche e vederne i risultati”, anche raccontando situazioni poco piacevoli come gli allevamenti intensivi di galline ovaiole – allevamenti per cui, ricorda l’autore, l’Italia è sotto giudizio presso l’UE. Un obiettivo raggiunto con abilità poiché si è riusciti a “raccontare un argomento difficile con un testo semplice”, come afferma Silvana, le cui illustrazioni impreziosiscono l’opera e la arricchiscono di tinte calde ed avvolgenti che sembrano rappresentare perfettamente ciò che Luigi racconta.

Ed è proprio grazie alla conduzione precisa, ma al contempo imprevedibile, di Alessandro che è salito sul palco anche un ospite inatteso: Michele Grauso, fondatore de La Quercia, casa editrice de Il sogno di Ilaria. Grauso si è momentaneamente soffermato con l’autore sull’importanza del ruolo della carta, laddove questa diviene aspetto concreto e sensibile dell’opera, e sulla genesi della stessa che gli è stata presentata come quasi completa, tanto da essere uno dei pochi casi in cui “non ho dovuto fare niente”, e dalla quale è stato stupito per bellezza e forza descrittiva.

Un’energia che è emersa anche nei piccoli estratti letti durante la presentazione che, con le incantevoli voci delle lettrici Chiara Vitiello e Francesca Bergamo ed il vigoroso accompagnamento dei Gipsy Jokers, ha allettato il pubblico con la sua dolcezza e poesia – come sottolineato dall’autore della prefazione, il famoso maestro Marcello D’Orta.

Ciliegina sulla torta, il ruolo delle rappresentanti del consiglio della LAV napoletana che, oltre a presentare le istanze e le lotte combattute dall’associazione, hanno proposto un aperitivo vegano alla conclusione dell’evento.


La LAV: http://www.lav.it/

 
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