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Gli spazi invisibili

Post n°46 pubblicato il 13 Aprile 2015 da laquerciaeditore103
 

Luoghi non-luoghi o confini di una consapevolezza emotiva, ore rese eterne dalla scrittura. "Gli spazi invisibili" di Cristiana Buccarelli, La Quercia Editore, fa viaggiare nel tempo.

"Quasi ogni giorno osservava la palma e metteva le piccole dita nei buchi del tronco bucherellato, molte lumache ci camminavano sopra e le piaceva credere che quei buchi fossero la casa di ognuna di loro. Era uno spazio invisibile, un luogo che nessun altro aveva mai conosciuto a parte lei", scrive Cristiana Buccarelli nel racconto "Frammenti di viaggi con un poeta" parte della raccolta "Gli spazi invisibili" che sarà presentata lunedì 13 aprile alle 18.30 presso l'associazione Megaride, in via Santa Lucia 110, insieme ad Antonio Vladimir Marino e all'autore della prefazione Rolando Attanasio. Leggeranno alcuni brani Guido Liotti e Roberto Cervone con l'intervento musicale di Alfredo Rizzi.
Un poeta e una donna innamorata della poesia; il puparo e una ragazzina sottile; un pittore violento; Clemens e la neve. Questi alcuni dei ritratti di personaggi del libro, uomini e donne al limite tra ragione e sentimento, sempre e comunque poetici, colti in momenti apparentemente normali dell'esistenza che sono gli stessi protagonisti a rendere unici e magici.
Nei racconti che spesso attingono alle esperienze biografiche dell'autrice, di viaggi e d'infanzia, rendendole universali, c'è tutta la  "saudade" di ciò che si vive nel mentre in cui lo si vive, la consapevolezza dell'attimo irripetibile che sembra durare per sempre, come nella controra d'estate, e poi per sempre finisce e che può essere reso eterno solo grazie alla scrittura. Il linguaggio semplice e piano interrotto da divagazioni liriche, immagini interiori che squarciano l'esistenza, la punteggiatura frequente scandiscono gli spazi fisici che Buccarelli definisce "luoghi che portano in sé uno spirito, un ‘genius loci’. Devono intendersi nel senso di luoghi non-luoghi o confini di una consapevolezza emotiva. Come tutto quello che nel tempo si è perso, ma è rimasto nitido nella mente: spazi cristallizzati, che sopravvivono nel cosciente e affiorano dalla memoria inconscia".
"Ogni luogo diventa un bagaglio di spazio invisibile- dice Rolando Attanasio-, che l’autrice considera forse l’unico mezzo salvifico per evitare che il proprio vissuto diventi una condanna, questo spazio appare improvvisamente come un fattore quasi mistico dal contenuto misterico e simbolico (...). La Scrittrice versa i propri ricordi dal passato, li cristallizza e li fa rivivere attraverso la dimensione visiva di personaggi e storie, in una narrazione quasi smarrita nel tempo, in una sorta di viaggio mitologico (...). Così si può cogliere ad esempio una sorta di nostalgia magica nel viaggio rocambolesco di una ragazza e di un poeta attraverso il Salento e l’Italia centrale; si tratta di due personaggi molto diversi e si avverte un senso d’imprevedibilità nell’affrontare ogni giornata, che il poeta suscita nella ragazza, la quale in realtà è una scrittrice, l’unica in grado di capire il valore ed il senso delle poesie di lui, mentre l’accompagna tra vari passanti e saltimbanchi di strada".

 

Alessandra del Giudice

Giornalista, fotografa, sociologa, attrice, cuoca, artigiana. Fa parte della redazione di Napoli Città Sociale e collabora con il Corriere del Mezzogiorno. Ama le storie e le inchieste: proverbiali i suoi scritti XL. L'eclettica Alessandra talvolta dimentica in quale iperspazio ha lasciato la testa, incorrendo in tragicomiche gaffe. Alice, per gli amici, appena può parte per qualche paese lontano, ma torna sempre nella sua città preferita: Napoli.
http://www.napoliclick.it/portal/libri/2091-gli-spazi-invisibili.html
 
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