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Gli spazi invisibili
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Manuale divulgativo di prevenzione delle tossicofilie e tossicodipendenze
Non si deve aver paura del mondo. Però bisogna conoscerlo. E l'amico ti prende per mano e ti mostra le due facce delle cose, i due lati della medaglia, le sfumature e tutto quello che a prima vista non appare. [...]
Questo non è un libro. È un amico. Perché racconta le cose, ne insegna altre e lo fa con semplicità.
brano tratto dalla: Prefazione di Federico Moccia
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«Gli spazi fisici di questa raccolta di racconti sono “luoghi non luoghi”, confini di una consapevolezza emotiva, sono luoghi incantati come Acireale, Sant’Agata dei Goti, una comune ad Ebenau in Germania, luoghi mitici e quotidiani, testimoni di storie diverse, che si svolgono spesso in una manciata di settimane, di giorni o di ore».
Sono “Gli spazi invisibili”, titolo della raccolta di Cristiana Buccarelli (La Quercia, 2015) presentata questo pomeriggio a Palazzo Gagliardi, a Vibo Valentia, nell’ambito del Tropea Festival Leggere&Scrivere, nel corso di una partecipata conversazione tra l’autrice e Giulia Floriani. Filo conduttore della raccolta, evidentemente, sono i luoghi, «sia fisici che emotivi», che l’autrice definisce non a caso «spazi reali e spazi della memoria e per questo invisibili». Si tratta di dieci coinvolgenti racconti «scritti - come ha spiegato di fronte all’attento pubblico Cristiana Buccarelli - nell’arco di due anni, ogni volta sulla base della mia memoria emotiva di un luogo che mi era rimasto dentro, che mi aveva colpito in quel momento e che poi, ho regalato a dei personaggi, in alcuni dei quali è rimasta un’impronta autobiografica».
Emerge prorompente nel volume il profilo di un luogo in particolare: Napoli. Città che l’autrice definisce come «centinaia di città in una sola e, anche se ci vivo da 18 anni, ancora per me difficilmente decifrabile» ma, al tempo stesso, «poliedrica, inebriante, che mi ha presa come una calamita». Un luogo che l’autrice sonda nei suoi tanti volti in due racconti in particolare: “Le anime del purgatorio” e “Fantasmi”. Rivelandone due facce diverse: «la prima è la città del ventre, dei vicoli, dei decumani, in cui c’è il riferimento al culto pagano dei morti; la seconda è la città “alta”, del Vomero, di Castel Sant’Elmo e San Martino, dei palazzi liberty e delle ville antiche che sembrano sospese fuori dal mondo e dal tempo».
E, ancora, nel libro viene esplorato il tema del viaggio «verso dentro e attraverso, verso inverni nordici e verso la luce del Mediterraneo». Tanti i progetti cui l’autrice lavora. Tra questi la rivisitazione di alcune fiabe del seicento in chiave moderna e un laboratorio di scrittura narrativa che la stessa conduce da due anni. E poi… «un romanzo in cantiere» sul quale, per ora, Cristiana Buccarelli non si sbilancia.
s. m.
[http://www.ilvibonese.it/cultura/430-presentazione-libro-buccarelli#.ViJ8N4Sxjis.whatsapp]
12 – 17 Ottobre 2015
Palazzo Gagliardi, a Vibo Valentia, “Tropea Festival Leggere & Scrivere”
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Lunedì scorso si è tenuto il debutto editoriale della neo scrittrice Cristiana Buccarelli, svoltosi all'associazione Megaride, cornice perfetta per promuovere il suo libro di narrativa, dal titolo "Gli spazi invisibili". L’autrice rivela uno stile fermo e deciso, e come dalle parole della giornalista Alessandra Del Giudice: “un linguaggio semplice, interrotto da divagazioni liriche, immagini interiori che squarciano l'esistenza, una punteggiatura frequente che scandisce gli spazi fisici che Buccarelli definisce, luoghi che portano in sé uno spirito, un genius loci.
Gli spazi invisibili in prima distribuzione tra gli scaffali di:
L’ibrido, via Nilo
Arico', via Merliani
libreria Dante Alighieri - Pironti, Piazza Dante
Pironti, via M. Piscicelli
Pisanti, c.so Umberto
Libreria di U, via Carelli
Portico 340, via dei Tribunali
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Luoghi non-luoghi o confini di una consapevolezza emotiva, ore rese eterne dalla scrittura. "Gli spazi invisibili" di Cristiana Buccarelli, La Quercia Editore, fa viaggiare nel tempo.
"Quasi ogni giorno osservava la palma e metteva le piccole dita nei buchi del tronco bucherellato, molte lumache ci camminavano sopra e le piaceva credere che quei buchi fossero la casa di ognuna di loro. Era uno spazio invisibile, un luogo che nessun altro aveva mai conosciuto a parte lei", scrive Cristiana Buccarelli nel racconto "Frammenti di viaggi con un poeta" parte della raccolta "Gli spazi invisibili" che sarà presentata lunedì 13 aprile alle 18.30 presso l'associazione Megaride, in via Santa Lucia 110, insieme ad Antonio Vladimir Marino e all'autore della prefazione Rolando Attanasio. Leggeranno alcuni brani Guido Liotti e Roberto Cervone con l'intervento musicale di Alfredo Rizzi.
Un poeta e una donna innamorata della poesia; il puparo e una ragazzina sottile; un pittore violento; Clemens e la neve. Questi alcuni dei ritratti di personaggi del libro, uomini e donne al limite tra ragione e sentimento, sempre e comunque poetici, colti in momenti apparentemente normali dell'esistenza che sono gli stessi protagonisti a rendere unici e magici.
Nei racconti che spesso attingono alle esperienze biografiche dell'autrice, di viaggi e d'infanzia, rendendole universali, c'è tutta la "saudade" di ciò che si vive nel mentre in cui lo si vive, la consapevolezza dell'attimo irripetibile che sembra durare per sempre, come nella controra d'estate, e poi per sempre finisce e che può essere reso eterno solo grazie alla scrittura. Il linguaggio semplice e piano interrotto da divagazioni liriche, immagini interiori che squarciano l'esistenza, la punteggiatura frequente scandiscono gli spazi fisici che Buccarelli definisce "luoghi che portano in sé uno spirito, un ‘genius loci’. Devono intendersi nel senso di luoghi non-luoghi o confini di una consapevolezza emotiva. Come tutto quello che nel tempo si è perso, ma è rimasto nitido nella mente: spazi cristallizzati, che sopravvivono nel cosciente e affiorano dalla memoria inconscia".
"Ogni luogo diventa un bagaglio di spazio invisibile- dice Rolando Attanasio-, che l’autrice considera forse l’unico mezzo salvifico per evitare che il proprio vissuto diventi una condanna, questo spazio appare improvvisamente come un fattore quasi mistico dal contenuto misterico e simbolico (...). La Scrittrice versa i propri ricordi dal passato, li cristallizza e li fa rivivere attraverso la dimensione visiva di personaggi e storie, in una narrazione quasi smarrita nel tempo, in una sorta di viaggio mitologico (...). Così si può cogliere ad esempio una sorta di nostalgia magica nel viaggio rocambolesco di una ragazza e di un poeta attraverso il Salento e l’Italia centrale; si tratta di due personaggi molto diversi e si avverte un senso d’imprevedibilità nell’affrontare ogni giornata, che il poeta suscita nella ragazza, la quale in realtà è una scrittrice, l’unica in grado di capire il valore ed il senso delle poesie di lui, mentre l’accompagna tra vari passanti e saltimbanchi di strada".
Alessandra del Giudice
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La Quercia Editore
Ha il piacere di invitarla alla
Presentazione del libro ‘Gli spazi invisibili’ di Cristiana Buccarelli
Associazione Culturale Megaride – in via S. Lucia, 110
lunedì 13 aprile 2015, ore 18: 30
Intervengono oltre all’autrice Cristiana Buccarelli, il relatore Antonio Vladimir Marino e l’autore della prefazione Rolando Attanasio.
Leggono alcuni brani Guido Liotti e Roberto Cervone.
Intervento musicale di Alfredo Rizzi.
Gli spazi fisici di questa raccolta di racconti sono luoghi non-luoghi, confini di una consapevolezza emotiva. Come tutto quello che nel tempo si è perso ma è nitido nella mente sono degli spazi cristallizzati, che sopravvivono nel cosciente e affiorano dalla memoria inconscia…
Luoghi incantati come Aci reale con le sue antiche tradizioni di pupi e pupari, Favignana isola selvatica che racconta il cuore più antico del mediterraneo, Sant’Agata dei Goti famosa per le sue profezie, una comune ad Ebenau in Germania nel pieno dell’inverno, una misteriosa villa della Napoli liberty, una chiesa nel centro antico di Napoli in cui ancora si celebra il culto pagano delle ‘capuzzelle’, un’antica casa procidana, il viaggio rocambolesco di una ragazza e un poeta attraverso il Salento e l’Italia centrale. Luoghi mitici e quotidiani, testimoni di storie diverse, che si svolgono spesso in una manciata di settimane, di giorni o di ore.
Cristiana Buccarelli è nata a Verona nel 1973. Vive a Napoli ed è dottore di ricerca in diritto romano dal 2008. Cura adattamenti e scrive monologhi per spettacoli teatrali dal 2011.
Ha vinto nel 2012 per la sezione racconto inedito la XXVIII edizione del Premio internazionale di Poesia e letteratura Nuove lettere presso l’Istituto italiano di cultura di Napoli. Ha scritto e pubblicato racconti per antologie. Ha pubblicato alcuni articoli per la rivista ‘Lo Strillo’ e alcuni racconti per il ‘Roma’. Conduce dal 2013 il laboratorio di scrittura narrativa Officina letteraria Maupassant.
Questa è la sua prima raccolta di racconti.
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"Forse non ti importerà sapere che di droga si muore,
anche se io te lo dirò ugualmente.
Hai ragione, in fondo, la morte fa meno paura di una
vita vissuta male e può sembrare un evento così
lontano, così impensabile che possa accadere a noi.
La morte fa male a chi resta, a chi resta senza un figlio,
senza un fratello, senza un padre, senza un amico,
senza una madre. Chi muore ha semplicemente finito
di esserci, finito di esistere, se ne va e basta."
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