In Punta di Piedi

Post N° 78


Da un po' di giorni ho le lacrime facili. Quanto mi dà fastidio dare questa immagine di me soprattutto a chi di me proprio non gliene importa niente.Quanto è bello ridere insieme a chi ti vuole beneQuanto consola  piangere vicino a chi ti amaLa parola "piangere" di Gianni Rodari Un giorno tutti saremo felici.Le lacrime, chi le ricorderà? I bimbi scoverannonei vecchi librila parola "piangere" e alla maestra in coro chiederanno: "Signora, che vuol dire? Non si riesce a capire". Sarà la maestra, una bianca vecchiacon gli occhiali d'oro, e dirà loro: Così e così. I bimbi lì per lìnon capiranno. A casa, ci scommetto, con una cipolla a fetteproveranno e riproverannoa piangere per dispetto e ci faranno un sacco di risate... E un giorno tutti in fila, andranno a visitare il Museo delle lacrime: io li vedo, leggeri e felici, i fiori che ritrovano le radici. Il Museo non sarà tanto triste: non bisogna spaventare i bambini. E poi, le lacrime di ierinon faranno più male: è diventato dolce il loro sale. ...E la vecchia maestra narrerà: "Le lacrime di una mamma senza pane... le lacrime di un vecchio senza fuoco... le lacrime di un operaio senza lavoro... le lacrime di un negro frustatoperché aveva la pelle scura..." "E lui non disse nulla?" "Ebbe paura?" "Pianse una sola volta ma giurò: una seconda volta non piangerò". I bimbi di domani rivedranno le lacrime dei bimbi di ieri: del bimbo scalzo, del bimbo affamato, del bimbo indifeso, del bimbo offeso, colpito, umiliato... Infine la maestra narrerà: "Un giorno queste lacrime diventarono un fiume travolgente, lavarono la terrada continente a continente, si abbatterono come una cascata: così, così la gioia fu conquistata".