Creato da la.romana il 02/01/2007

In Punta di Piedi

Annotazioni pensieri tra ricordi e sogni

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Post N° 81

Post n°81 pubblicato il 11 Luglio 2007 da la.romana

Ombre nell'isola della solitudine. Il pescatore ha perso un remo e torna a casa. Parole vuote o impressioni di bambina?

L'onda minacciosa si accanisce e mi purifica con la sua bianca schiuma.

  

 
 
 

Post N° 79

Post n°79 pubblicato il 25 Giugno 2007 da la.romana

Vanno, vengono, ogni tanto si fermano e quando si fermano sono nere come il corvo, sembra che ti guardano con malocchio.
Certe volte sono bianche e corrono e prendono la forma dell’airone o della pecora o di qualche altra bestia, ma questo lo vedono meglio i bambini che giocano a corrergli dietro per tanti metri.
Certe volte ti avvisano con rumore prima di arrivare e la terra  trema e gli animali  stanno zitti.

Vanno, vengono, ritornano, e magari si fermano tanti giorni che non vedi più il sole e le stelle e ti sembra di non conoscere più il posto dove stai.
Vanno, vengono, per una vera mille sono finte e si mettono li tra noi e il cielo per lasciarci soltanto una voglia di pioggia...

(De Andrè)

 
 
 

Post N° 78

Post n°78 pubblicato il 14 Giugno 2007 da la.romana

Da un po' di giorni ho le lacrime facili. Quanto mi dà fastidio dare questa immagine di me soprattutto a chi di me proprio non gliene importa niente.
Quanto è bello ridere insieme a chi ti vuole bene
Quanto consola  piangere vicino a chi ti ama

La parola "piangere"
di Gianni Rodari

Un giorno tutti saremo felici.
Le lacrime, chi le ricorderà?
I bimbi scoveranno
nei vecchi libri
la parola "piangere"
e alla maestra in coro chiederanno:
"Signora, che vuol dire?
Non si riesce a capire".
Sarà la maestra,
una bianca vecchia
con gli occhiali d'oro,
e dirà loro:
Così e così.
I bimbi lì per lì
non capiranno.
A casa, ci scommetto,
con una cipolla a fette
proveranno e riproveranno
a piangere per dispetto
e ci faranno un sacco di risate...
E un giorno tutti in fila,
andranno a visitare
il Museo delle lacrime:
io li vedo, leggeri e felici,
i fiori che ritrovano le radici.
Il Museo non sarà tanto triste:
non bisogna spaventare i bambini.
E poi, le lacrime di ieri
non faranno più male:
è diventato dolce il loro sale.
...E la vecchia maestra narrerà:
"Le lacrime di una mamma senza pane...
le lacrime di un vecchio senza fuoco...
le lacrime di un operaio senza lavoro...
le lacrime di un negro frustato
perché aveva la pelle scura..."
"E lui non disse nulla?"
"Ebbe paura?"
"Pianse una sola volta ma giurò:
una seconda volta
non piangerò".
I bimbi di domani
rivedranno le lacrime
dei bimbi di ieri:
del bimbo scalzo,
del bimbo affamato,
del bimbo indifeso,
del bimbo offeso, colpito, umiliato...
Infine la maestra narrerà:
"Un giorno queste lacrime
diventarono un fiume travolgente,
lavarono la terra
da continente a continente,
si abbatterono come una cascata:
così, così la gioia fu conquistata".

 
 
 

DOMENICA 3 GIUGNO 2007

Post n°77 pubblicato il 04 Giugno 2007 da la.romana

Aria satura di Zerofollia all'Olimpico.

DAL MESSAGGERO:

Una rimpatriata tra la mia gente di Renato Zero

 
Ci sono stati momenti in cui mi sono sentito perso. Trascurato. Presa com’eri, a fare gli onori di casa al primo disorientato pellegrino in visita. Erano anni difficili per me, deciso a trasferire tutte le mie insicurezze su di un palcoscenico. Conscio che avrei dovuto conquistarmi un Romano alla volta. Con umiltà, pazienza e devozione. E che tu, “Attrice superba “ ed incontrastata, mi obbligavi ad un rendimento ben al di sopra delle mie stesse possibilità, vista la mia poca esperienza di allora.
Pur di non farti sfigurare, mi adoperai in tutte le maniere, improvvisandomi: sarto, truccatore, trovarobe, scenografo e naturalmente…il primo impresario di me stesso. Non furono subito applausi. Anzi, assai spesso mi fu persino impossibile raggiungere il microfono, diciamo che il mio aspetto esteriore mi creava qualche problemino. Ma poi, fortunatamente, riuscendo a conquistarmi il favore delle borgate, molte delle mie paure caddero, e fui così certo che quella sarebbe stata definitivamente la mia strada. Quella la mia gente.
Adorabile Roma, domani e dopodomani, mi sarà concesso di ospitarti allo stadio Olimpico. Da noi queste si chiamano: “ rimpatriate “. Certamente è un’opportunità magnifica. Tanti amici. Tutti in una sera. A volte penso di chiedere a Veltroni di affittarmi il Colosseo. Per qualche cenetta intima con il Trullo o con Tor Bella Monaca o con gli amici di Primavalle o di Casal Bruciato.
Ma comunque non posso lamentarmi. Ogni volta che vi cerco ecco che senza indugi accogliete amorevolmente il mio invito. E questo per me è il modo migliore di sapere che mi portate dentro, e non solo come un artista, ma come il fedele gregario di sempre.
Non me ne vorranno tutti gli altri amici sparsi in tutta la penisola (Isole comprese), ma è qui che sono nato. Qui che iniziò il mio viaggio. E’ qui che ogni volta torno! Magari un po’ più stanco e un po’ più vecchio. Ma ogni volta più innamorato….e più Romano che mai!

Apro la posta e trovo:
"Ciao Thelma! Nell'attesa del concerto ho preparato questa bella tag per il mio piccolo resoconto sul blog ed ho pensato che potesse farti piacere averla anche per il tuo resoconto sul tuo blog!Ora vado a prepararmi... A fra poco!!!!!!!!!
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1
ZEROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!"

Noi c'eravamo e Voi?
 
Grazie Louise del biglietto Tribuna Monte Mario che mi hai regalato per il mio compleanno e per il mio primo concerto di Renato 
 
 
 

Post N° 76

Post n°76 pubblicato il 22 Maggio 2007 da la.romana

A PROPOSITO DI VACANZE 

In ufficio dobbiamo presentare il piano ferie entro il 25 maggio e ogni anno la storia si ripete.

Non so quando non so come non so dove ma alla fine anche se dovessi rimanere a Roma non ne sarò affatto dispiaciuta.

La città di sera e ancor piu' nelle nottate estive ha colori, suoni, odori e sapori particolarmente esagerati ma allo stesso tempo tenui e soffusi.

 Vado senza una meta e mi ritrovo a sorprendermi ogni volta.

 
 
 

Post N° 75

Post n°75 pubblicato il 07 Maggio 2007 da la.romana

immagine

Patricia era una ragazzina di 13 anni che ne dimostrava a mala pena 10. Nera di pelle e ricci che scivolavano a carezzarle la schiena, viveva o meglio sopravviveva in un paese qualsiasi dell'America Latina. Alle spalle soltanto violenze ma il  cuore gonfio di speranza perchè sapeva che l'antica profezia affidatale dalla nonna, si sarebbe avverata. Giorno dopo giorno, così come faceva da tanto tempo, si recava in riva all'oceano, si sedeva su quel vecchio tronco e aspettava.
Era consapevole che ormai non mancava molto.

Un invito per chi legge a continuare la storia.....

Percivall scrive

Patricia, con gli occhi pieni di sole, vide in fondo all'oceano una vela che si avvicinava, o almeno, così le sembrò. Assaggiò l'acqua e leccò il sale sulle labbra, come faceva sempre. La vela ora era una grande balena di legno che si faceva grande sempre di più. Il sole era alto sulla sua testa bruna. Pregò il serpente perché non fosse una delle solite allucinazioni. Ma Quetzalcoatl non poteva più sentirla. Il suo regno era terminato in un fulmine di distruzione e incenso. Patricia si sfregò gli occhi lucidi di sale e mise a fuoco il nuovo Serpente Piumato nella sua pelle di ferro lucente. Ora avrebbe imparato una nuova lingua e dimenticato la sua. Ma questo non lo sapeva ancora...
Lucrezya
Patricia per la prima volta ascoltò il mare...senti chiaramente ciò che le stava dicendo.."in qualunque posto andrai, non restare mai seduta ad aspettare qualcosa o qualcuno che cambi le cose per te...non pensare mai di privarti delle emozioni per non soffrire...vivile.."

Oggi 7 maggio ho pensato di continuare così

Si perdeva dietro alla spuma raccogliendo conchiglie e il leggero soffio del vento le sollevava la candida veste come in un gioco malizioso.

"Piccola mia io devo andare  è finito il mio tempo... dammi la mano e ascolta ...il mare è nostro padre, da lui abbiamo protezione, non temere le sue onde minacciose, non fuggire se la sua forza sembra dominarti. Osserva senza paura la sua casa che da sempre è nostro rifugio". Verrà il giorno che...."Patricia pensava alle parole di sua nonna e un leggero brivido le corse lungo la pelle.
All'improvviso un luccichio leggero ma abbagliante e una voce. Affido a te il segreto del mare, i venti e le maree, i pesci alati e le conchiglie preziose, il corallo dorato e le mutevoli alghe. Tienili sempre nel tuo cuore e non ti porteranno dolore.

Patricia chiuse gli occhi per meglio ascoltare per non perdere neanche un sfumatura di tutto quel dire.
Quando li riaprì tutto era placato e da quel momento la sua vita cambiò.

 

 
 
 

Post N° 74

Post n°74 pubblicato il 07 Maggio 2007 da la.romana

immagine

Apri le bracci senza parlare
porto sicuro in balia del mare

Ascolti il mio cuore senza capire
e ancora il mio pianto senza sparire

Mi guardi, sorridi, mi prendi le mani
dici di fate e misteri lontani.

Ritorno bambina per un momento
vivo le storie riparata dal vento.

Sento il tuo cuore battere forte
sortilegio che allontana ora la morte.

E.G.

 
 
 

Post N° 73

Post n°73 pubblicato il 04 Maggio 2007 da la.romana

 SCRIVE ELVIO che su mio suggerimento ha aperto un suo blog

Una stella che brilla solitaria
in una notte fredda e triste.
La luna immobile osserva la terra,
che inesorabilmente continua a girare.
Una ragazza che dorme
cercando di sognare il suo mare...
Un raggio di luna illumina il suo viso
una lacrima che brilla le solca il viso...
una vita come tante....
L'inseguire di un sogno ormai lontano.
Un sogno fatto di gioia mai raggiunta...
una felicità perduta.

immagine

Ho imparato…

Ho imparato…
a raccogliere un fiore
nel più arido dei deserti.
Ho imparato…
a regalare la gioia
che è nel mio cuore
attraverso i gesti e le parole.
Ho imparato…
ad ascoltare
il dolce rumore del mare.
Ho imparato…
a credere
nell’amicizia.
Ho imparato…
a non piangere,
ad ascoltare il silenzio.
Ho imparato…
che nella vita
è importante
avere un amico sincero.
Ho imparato…
che ti devi fidare
di chi ti è vicino.
Ho imparato a dire…


Guardo il tuo volto e mi perdo
nella dolcezza del tuo sguardo,
la luce che l’illumina i tuoi occhi
è come stella solitaria
che brilla nel cielo sereno
e guida i miei passi,
rischiara le mia via
di viandante solitario.
La delicatezza dei tuoi
tratti sono armonia
meravigliosa
come la primavera
nel suo esplodere di colori,
il fiorire armonioso dei prati.
La bellezza della ginestra,
Con il suo delicato giallo,
l’esplosione del rosso dei papaveri
nel verde dei campi di grano
in germoglio.
Il sorriso che adorna le tue labbra
l’estate quando il sole inonda
con il suo calore l’universo
ed allontana dal cielo le nuvole
che minacciano pioggia.
I tuoi capelli scompigliati dal vento
della vita, fanno da cornice
ad un’immagine meravigliosa
Tutto di te esprime gioia,
bellezza e felicità di vita.
Quale pittore potrà mai
dipinger il tuo ritratto
senza rimaner da te rapito,
come armonizzare tanta bellezza
come esprimerla pienamente
senza nulla omettere?

 
 
 

SE POTESSI....

Post n°71 pubblicato il 30 Aprile 2007 da la.romana

Se potessi alleviare il tuo dolore
Se potessi restituirti il  sorriso
Se potessi farti ancora sognare
Se potessi vederti ridere
Se potessi vederti crescere con i tuoi figli
Se potessi donarti fiducia
Se potessi darti l'aiuto giusto

Ci sto provando con tutta me stessa




 
 
 

Post N° 70

Post n°70 pubblicato il 27 Aprile 2007 da la.romana

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