LA ROSA NERA

Post N° 25


Mentre richiudeva l’ultima cassa in cui aveva curiosato sentì una cosa fredda appoggiata alla tempia e una voce che sussurrava “STOJ” e poi urlava qualche cosa alla volta della stanza attigua; subito comparvero i tre uomini che accesero la luce e circondarono Simona e le tolsero la macchina fotografica e la borsa. Quello che sembrava essere il capo chiese: ”chi sei?”, “cosa fai qui?”, “chi ti ha mandata?” Simona era troppo spaventata per rispondere e quindi l’uomo ripeté le domande alle quali Simona rispose “mi sono persa, ho visto una luce e sono entrata”. “Non sai che è pericoloso girare da sola di notte” chiese l’uomo. “Non sono sola, fuori è pieno di poliziotti” rispose Simona rendendosi subito conto della sciocchezza appena detta che suscitò l’ilarità dell’uomo che tradusse subito per gli altri che si unirono alla risata. “Non ti rendi conto in che guaio ti sei cacciata” disse l’uomo osservando la macchina fotografica e cominciando a svuotare la borsa di Simona. L’uomo si fermò osservando i sandali che trovò nella borsa guardando perplesso Simona che di ricambio abbassò lo sguardo per guardarsi i piedi. Infine l’uomo diede un ordine secco e l’individuo che era dietro a Simona l’afferrò per un braccio e la trascinò fino alla scala a chiocciola portandola sul soppalco.