IL MIO PIANETA

L'ERRORE... quarto capitolo


Gianna si era svegliata dopo un sogno strano,castelli invidie e trama intrigata da far impazzire qualsiasi regista del genere cavalleresco...ricordava a tratti questo film mancato ma il particolare ricorrente da tanto tempo nei suoi sogni restava l'acqua,in ognuno c'era o in quantità industriale o in piccole gocce ma l'acqua era il perno principale. Doveva sbrigare in mattinata tante faccende ma qualcosa le diceva di non affrettarsi ,tutto era collegato alle ore del giorno e in macroanalisi al tempo...Già ... il tempo...Marzia le aveva riferito come un perfetto piccione viaggiatore il messaggio destinato a lei da parte di Patrik:BUON TEMPO O CATTIVO TEMPO NON PUO' DURARE PER TANTO TEMPO!!!Saggio come sempre ma impreciso come al solito ,fece ridere Gianna pensando all'espressione del momento della comunicazione di questo messaggio per lei.Lui seduto nella sua poltrona color cacao toccandosi i baffetti poco curati e acciaccato dal male della stagione ,mentre si puliva gli occhialini di un'opachezza stabile dovuta al soffio ricorrente degli occhi per allontanare in rito quasi voodoo i suoi problemi, parlava a telefono con Marzia chiedendole dopo essersi accertato che l'amica in comune  si difendeva ,dello stato di salute fisica,mentale e morale di Gianna.Sicuramente Marzia per non farlo preoccupare di più, si limitò a dirgli che non era un periodo bello ma tentativo vano fu quello poi di farglielo credere...lui "vedeva" Gianna che stava precipitando sempre più in picchiata e le sue braccia tese ad aiutarla erano fermate dall'uomo denominato ORGOGLIO.Alle poche parole restrittive di Marzia sullo stato di salute di Patrik e sui dettagli del suo messaggio,Gianna non insistette, sentiva Patrik con lei e pregò che gli passasse presto ogni malanno, accese il pc ,prese le fette biscottate integrali e sparse la marmellata ai mirtilli giocandoci per più di un'ora come un percorso ad ostacoli in un piccolo diametro con le sue dita piccole e snodabili e le ripose in frigo senza neppure assaggiarle.La costrinzione somatica a rifiutare il cibo pensò Gianna era forse imputabile ad uno strano senso di colpa dovuto all'atteggiamento di Steven che nella nottata mentre tentava di infilare invano un ippoppotamo in una cruna di un ago le chiedeva il perchè... non si è mai posto il problema, ha agito e basta , riceveva il "contentino " e si appagava ,la notte passata però aveva avuto una donna sotto di lui fredda più che mai ,insofferente e precipitosa di concludere al più presto con evidente rifiuto corporeo...lui era abituato a parole,gesti e sguardi che da anni non erano destinati più a lui per di più che l'intensità di tali azioni non erano paragonabili a quello che Gianna stava provando da quasi 4 anni...La reazione di Steven insolita ,diversa e che ha lasciato Gianna sorpresa è stata un bacio sulla fronte e un buona notte rassegnato ... fatto palese era che l'orologio segnava le 10 e 30 passate e i forti giramenti di testa davano il presupposto a Gianna di accontentare le richieste impossibili che il suo corpo esigeva, rispogliarsi e rimettersi al letto.Convinta  dal suo buon senso di non assecondare il forte pensiero di richiudere il giorno e di risvegliarsi (forse) più tardi, come in una sorta di venerazione ,diede l'ultimo sguardo alle foto di Mario e mentre spegneva il pc ,sintonizzò sul decoder in modalità radio il paese fuori dal mondo ovvero m2o e mentre la canzone stava terminando Gianna decodificò ricordandosi un periodo significativo (tanto per cambiare)comune al suo re l'incalzare di S.Le Bon:And you wanted to dance so I asked you to danceBut fear is in your soulSome people call it a one night standBut we can call it paradise Don't say a prayer for me now,Save it 'til the morning aftercontinua...