Lucciole emigranti.La tua camera è un hotel a cinque stelle, nessuna differenza tra amore e sesso.Centralina sempre attiva,... desiderosi nella notte scuotono il tuo sonno.Enigmi coniugali a te da risolvere,fantasie strane e inconcepibili da realizzare, perversione e trasgressione.Tu schiava dei masochisti,padrona dei perbenisti,tra frustate ed insulti versi lacrime di cerache marchiano il tuo corpo.Mostri lividi dei prepotenti sui tuoi fianchi,fai da posacenere ai fumatori,non c’è comprensione per la tua prestazione.Marchi il territorio ,difendendolo dalla giovinezza che passa, corse senza fine all’apparire dei cellulari.Sconti incerti per la crisi del momento,guadagni che evaporano tra alcol e droga.Prestazioni sudate e a volte non pagate,letti e pareti umidi del passaggio altrui, polsi legati occhi in disparte a guardare.Ti mostri senza veli, agli amanti che fuggono dalla monotonia.Ti vogliono inibita, attimi senza amore,emozioni forti prive di sentimento.La tua vita è un replay,innamorata del coniugale che non t’apparterrà mai.La sordità umana non sente il tuo bisogno,la cecità non vede il tuo sacrificarti.Bambolina dal sesso definito o indefinito,esperta dei bottoni altrui,nessuno conosce i tuoi….Una carezza, un abbraccio e un sorriso t’accende,arriverà un alito di vento che ti sussurri :“ Ti voglio bene! “.inedita 06 agosto 2011© copyright 2010 Antonella Mostarda