Dall'Anima Al Cuore

Tre D. nella mia vita.


 Tre D. nella mia vita.Mi sento lievitare nello spazio ad osservare lo scorrere del tempo.Lacrime amare baciano la mia pelle, lasciano addosso passato e presente, scivolano nelle vene tra gioia e disperazione, scavano ferite con rimorso e rancore.Raccolgo emozioni e le stendo al sole.Donna…sono la stessa che scalciava nel tuo ventre,giudichi gli errori senza confronto, la figlia che tu vorresti non c’è più.M’hai strappato le ali violentandomi l’anima,io vagante tra nubi di lenzuola, sono caduta senza il tuo abbraccio ad attendermi.L’angelo nero mi chiamava a se, il buio attraversava i miei occhi,tu in disparte, consigliera a sopportare.Squarcerei il cielo in due con stille di rugiada nostalgiche, mi sono spogliata dei miei beni, mi è rimasto solo il cuore.Rabbia e discriminazione vestono i miei difetti con parole anormali.I tuoi occhi indifferenti puntati addosso …e svanisco nell’aria senza far rumore.Donna…nata dallo stesso grembo, ugual radici ci appartengono, apri il mio cuore e guarda…umana debolezza di un amore proibito, i tuoi sguardi sospetti mi feriscono…accarezzami.Segreti afflitti, astio e turbamento, parole non dette, non cerchi risposte alle tue domande.Una folla di pensieri m’invade la mente, tu sei l’unico che non ho ancora scritto.Qualcosa dentro me era spento, hai seguito il mio morire, il tormento.D’un tratto un colpo di vento alza un velo, il mio sgomento.Curerei le tue ferite nel cuore riempiendole del mio.Vorrei essere un angelo, diventare la tua ombra e sentire vicini i tuoi occhi ormai lontani.Spazzerei via l’oscurità che lacera le ferite del triste addio.Il vento mi parla con la tua voce, evoca nuvole di paesaggi vissuti insieme.Non vedremo più il giorno farsi notte insieme e i nostri bambini giocare tra l’odor di gelsomini.Siamo sotto lo stesso cielo costellato, astri che hanno scritto il nostro destino.Donna…hai visto in me sensi nascosti.Sei entrata nel mio cuore, senza farti sentire,muta, invisibile, hai sfiorato la mia anima e te ne sei impadronita.Dolce carezza è il tuo respiro che sale dall’olfatto alla mente.Sei il sole dei miei giorni, asciughi lacrime mutandole in sorrisi.Il cuore trepida di capriole,magica sensazione di un aquilone che volteggia nell’infinità dell’essere liberato.Immagini di pensieri cavalcano tra i colori dell’arcobaleno.Custodisci il mio corpo fremente che si perde di te,nello schianto l’ebbrezza della nostra passione, armonia che in me trabocca.Donna…Donna…Donna…State con me nelle notti senza stelle, quando il cuore muore in gola,quando il silenzio è gelo,quando la notte mi dondolo tra l’immaginazione del vostro abbraccio per addormentarmi, cercandovi insieme nei miei sogni. © copyright 2010 Antonella Mostarda Poesia partecipante al concorso "Speciale donna 2010 "    07/01/2010