"Non è la libertà che manca, mancano gli uomini liberi" (Leo Longanesi) Leo Longanesi, giornalista e scrittore, nato a Ravenna nel 1905 e morto a Milano nel 1957, colpiva gli italiani appena usciti dal fascismo , con questa sferzante frase.La trovo molto appropriata anche oggi che ci schiaquiamo la bocca di libertà per difendere libertini signori, corruttori, disonesti, volgari e prepotenti, forse perchè oggi non riusciamo a vedere e distinguere bene, che questa è solo una falsa libertà, d'essere quello che si vuole, anche volgari o di malaffare, siamo irretiti da sottili schiavitù di mercato, lontani dal reagire, perchè infondo nella nostra anima e nella nostra stessa esistenza, quei vincoli..ci calzano a pennello.Comodi nelle nostre case, a guardare la tivù..ed il resto del mondo dalla nostra poltrona con la pancia piena ed il cervello vuoto.Essere liberi interiormente è un esercizio severo, suppone riflessione,volontà e coraggio, vuol dire spesso andare controcorrente anche in mezzo a sarcarsmo e beffe, ed in alcuni casi alla morte.Ghothe diceva "nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo dentro di sè". Quindi inutile blaterare di libertà quando si è disonesti, egoisti, volgari, e prepotenti. La libertà, è infatti un'atteggiamento interiore, una scelta di vita con una serie di contenuti e di valori .Più che fine a sè stessa la libertà è una qualità morale che si perfeziona ogni giorno sul campo, i veri uomini liberi non sono i parolai ,nè i libertini, ma sono uomini che cercano di dare un senso alla loro vita ogni giorno e a quella di questa società. dedicato a mio nonno Giuseppe Donatelli ,che passò lunghi anni in campo di concentramento in Polonia, per motivi politici come antifascista.... buon 25 Aprile...
UOMINI LIBERI
"Non è la libertà che manca, mancano gli uomini liberi" (Leo Longanesi) Leo Longanesi, giornalista e scrittore, nato a Ravenna nel 1905 e morto a Milano nel 1957, colpiva gli italiani appena usciti dal fascismo , con questa sferzante frase.La trovo molto appropriata anche oggi che ci schiaquiamo la bocca di libertà per difendere libertini signori, corruttori, disonesti, volgari e prepotenti, forse perchè oggi non riusciamo a vedere e distinguere bene, che questa è solo una falsa libertà, d'essere quello che si vuole, anche volgari o di malaffare, siamo irretiti da sottili schiavitù di mercato, lontani dal reagire, perchè infondo nella nostra anima e nella nostra stessa esistenza, quei vincoli..ci calzano a pennello.Comodi nelle nostre case, a guardare la tivù..ed il resto del mondo dalla nostra poltrona con la pancia piena ed il cervello vuoto.Essere liberi interiormente è un esercizio severo, suppone riflessione,volontà e coraggio, vuol dire spesso andare controcorrente anche in mezzo a sarcarsmo e beffe, ed in alcuni casi alla morte.Ghothe diceva "nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo dentro di sè". Quindi inutile blaterare di libertà quando si è disonesti, egoisti, volgari, e prepotenti. La libertà, è infatti un'atteggiamento interiore, una scelta di vita con una serie di contenuti e di valori .Più che fine a sè stessa la libertà è una qualità morale che si perfeziona ogni giorno sul campo, i veri uomini liberi non sono i parolai ,nè i libertini, ma sono uomini che cercano di dare un senso alla loro vita ogni giorno e a quella di questa società. dedicato a mio nonno Giuseppe Donatelli ,che passò lunghi anni in campo di concentramento in Polonia, per motivi politici come antifascista.... buon 25 Aprile...