ChiaraCrea

Vita in apnea...


Chissà perchè quando sto a Venezia mi sento come in una palla di vetro, alienata da qualunque problema o preoccupazione... e poi appena metto piede sul treno di ritorno ricominciano i guai... la verità è che Venezia è magica, e l'amore che proviamo l'una per l'altra è unico! Come si può amare una città? Beh, perchè di città non si tratta... ma di un universo a parte. Stanca morta dopo quasi 24 ore di viaggio, mi basta affacciarmi dalla stradina a fianco della stazione e rinasco. E' come se tutto attraveso l'aria pulita, senza gas di scarico e smog, sia più nitido. D'estate il cielo è spesso di un turchese intenso, e le cupole verdi e il cotto dei tetti vi si stagliano luminosi... In inverno il freddo frizzante ti sveglia e ti fa spalancare ancora più gli occhi, per vedere le luci gialle dei lampioni e delle case che tremolano sui canali. E quando salgo sul vaporetto e comincia il percorso sull'acqua, entro nella dimensione della lentezza veneziana, la lentezza dei piedi e delle barche. E comincio a rivedere i bellissimi palazzi del Canal Grande, con la loro aria orientale, pieni d'oro e di luce. E se chiudo gli occhi mi sento un pò ondeggiare.... a volte questa sensazione continua anche a terra, tanta vita si spende sulle barche in questa parte di mondo.Le sere  più felici della mia vita le ho vissute col bicchiere di prosecco in mano, seduta sul moletto di fronte ad un bacaro, tra un pozzetto e le arcate a punta, con l'odore un pò puzzolente della bassa marea ed i piedi che penzolano nel nulla...E ti pare che puoi fare qualsiasi cosa, finchè i piedi ti reggono... e le gambe acquistano vita propria, diventando un mezzo di trasporto indipendente. Cammini, e cammini... girovagando tra i vicoli storti, perdendoti ma sapendo sempre più o meno dove sei... Non esitono quasi le strade rette, ti trovi come in un labirinto... ma se sei veneziano nell'animo non ti perdi mai veramente... Perchè venezia ti accoglie e ti aiuta a ritrovare la strada...E poi la gente, diversa, burbera, che poi però appena cominci a parlarci diventa aperta e chiaccherona... E qui gli animali vengono considerati quanto le persone.... di più forse. Vedi cani che liberi anticipano i padroni, salutando i negozianti e superando in corsa i turisti... Uomini e cani è come se conversassero, la sera in giro per locali... E poi l'ultimo tragitto sull'acqua prima di partire... Con gli occhi guardo tutto, cercando di registrarmi nella mente le immagini e il dondolio, per poterlo poi ricordare nella tristezza delle auto, dell'aria soffocante, dei clacson e del caos... E so già che non è un addio, non lo sarà mai... Perchè non potrei mai affrontare una vita totalmente senz'aria... La mia è un'esistenza in apnea, in attesa del prossimo respiro veneziano.