VIPERA AEMME

VIPERA AEMME - QUANDO IL CITTADINO SI INDIGNA


E’ tempo di iniziare a scoperchiare le pentole, non tanto perché la cottura è ultimata quanto per vedere cosa c’è dentro. Dalla mesta, sconsolata e patetica uscita dalla scena politica locale del sindaco Zaccheo e della sua giunta qualcosa è cambiato. Qualcosa sta cambiando. Non perché avere un commissario ad amministrare la città sia un fatto positivo: sporca era e sporca è ancora. Non solo perché non si capisce chi abbia il dovere di fare qualcosa per il decoro degli spazi pubblici. Neanche perché stiamo continuando ad assistere tutti i giorni ad offese reiterate e volgari ai cittadini/elettori: un signore che si chiama Galetto si permette il lusso in più riunioni ufficiali di alzarsi e andare via “solo” perché arriva un altro della sua stessa coalizione – che si chiama Fazzone – che non gli deve essere molto simpatico. Incontro a Fossanova di Confindustria, dove presenti il ministro Sacconi, la presidente della regione, assessori, e tutto il mondo dell’Industria locale, lui  va via. Come i bambini. In mano di chi stiamo? Si chiedono in molti. Di chi stavamo? A tutto questo diversi gruppi di persone serie ed oneste non ci stanno più. Tutto questo per tante persone è offensivo dell’intelligenza dell’elettorato che dai suoi politici si aspetta di più. Una parola che non è più in uso da diversi anni che si legge “rispetto”. Dalla caduta di Zaccheo cittadini che amano la loro città, che lavorano nella e per la loro città hanno cominciato ad indignarsi. Un termine anche questo ormai desueto che si traduce in voglia di reagire, di non restare più a guardare, di metterci la faccia. Gente che fa altro nella vita, che non ha bisogno della politica per i propri tornaconti personali o professionali si riunisce in quelle che fino a qualche giorno fa sembravano riunioni di carbonari per parlare, elaborare strategie, decidere infine di spendersi per la propria città. Progetti semplici, certo, non certo cose grandi come metropolitane, porti, aeroporti e perché no, una succursale di Space City (Houston). Loro pensano a potenziare i trasporti esistenti, di migliorare l’arredo urbano e renderlo fruibile attraverso operazioni semplici come la manutenzione del verde, l’illuminazione e la pulizia delle strade, magari eliminando le immondizie dai marciapiedi. Perché no, la riqualificazione del lungomare. Non pensano in grande, pensano di voler vivere una città ordinata, dove i vigili vigilano, dove gli addetti alle pulizie puliscono, dove gli amministratori amministrano in nome proprio ma per conto dei cittadini. Loro sono indignati dalla strafottenza della classe politica locale nei confronti della città stessa. Questo bolle in pentola ed è quanto emergerà stamattina nella conferenza stampa di presentazione del comitato promotore di una lista civica che alle prossime elezioni comunali avrà l’ardire di proporre cose semplici, ma realizzabili. Per il momento nessuna appartenenza a partiti o coalizioni. Sembra che ci sia solo tanta voglia di rivalsa, di reagire nei confronti di chi si è lasciato sfuggire il gioco di mano.  chevipera@libero.it