VIPERA AEMME

VIPERA AEMME - IL BICCHIERE MEZZO . . . PIENO


di Alga MadìaLa mia amica riceve un regalo per il suo compleanno: una maglietta. Una maglietta speciale, per la verità. Ha davanti l’immagine di un bicchiere, quelli col manico in cui ci si mette la birra. Riempito per metà. E poi c’è una scritta: mezzo pieno. La mia amica non è sempre proprio così ottimista, anzi qualche volta qualche brutto pensiero viene anche a lei, ma poi c’è qualcuno che le sollecita un sorriso e le alza il mento, quando qualcosa non va come dovrebbe e così, sorride. Io il bicchiere l’ho sempre visto così, come sulla sua maglietta bellissima: sempre mezzo pieno. Un giorno mia suocera mi disse: tu sorridi sempre, per questo Dio t’aiuta. Più o meno doveva essere così la frase. E credo ci sia un proverbio che recita grosso modo queste parole. L’ottimismo non è stupidità e quindi a volte è veramente difficile essere ottimisti quando la realtà della vita è così esplicita che non lascia spazio ad interpretazioni differenti, soprattutto positive. Ma ci proviamo e cerchiamo soprattutto di limitare lo spazio per la malinconia a quando proprio non se ne può fare a meno. A quando i problemi ci sono veramente. Ecco perché non sono mai riuscita a comprendere, e a questo punto credo proprio di non riuscirci mai più, tutte le persone che si lasciano assalire con grande facilità dalla malinconia, dalla tristezza, da cui vengono rapite per periodi più o meno lunghi. Non ci riesco, magari gli succede pure quando nel loro distino avvengono cambiamenti che dovrebbero portare del positivo nella loro vita. Avvolti dalla tristezza come se gli fosse morto il gatto e quel che è più grave è che non sapendo con chi prendersela, perché effettivamente non c’è una ragione per buttarsi giù, cominciano a vaneggiare, a delirare. Un delirio anche il modo di spiegare i propri malanni. Ungaretti sarebbe molto più esplicito. E l’ermetismo si impossessa come un demone della mente di chi vuole a tutti i costi stare male, non gli ammette neanche un minimo di lucidità. Magari si aspettano che il mondo gli chieda scusa, che comprenda l’illogicità o la sfrontatezza di alcuni comportamenti. Ma il mondo spesso ha dei problemi seri, concreti, non si piange addosso per nulla. Allora, senza cattiveria alcuna e nel rispetto di chi la sofferenza la vive veramente e per problemi seri, che restino aggrappati al loro bisogno di disperazione. Ho combattuto contro i miei malanni e ho sempre cercato una reazione propositiva a tutto. Non sai mai come va a finire, se vinci tu e il tuo cercare di reagire a tutti i costi o vincerà il male – vero – che ti aggredisce. Non lo sai mai.  Intanto ci mettiamo un sorriso a schiarire il buio. Per il resto stiamo tutti sotto uno stesso cielo.chevipera@libero.it