VIPERA AEMME

LA VIPERA - AVANTI, SENZA VOLTARSI INDIETRO


di Alga MadìaImmagino la vita una scala, una piramide a gradoni (come quella di Djoser a Saqqara), ogni anno se ne aggiunge uno e si sale sempre. Impossibile guardarsi indietro o tentare di scendere. Non si può. Impossibile. Come una torre di Babele, su, sempre più su fino ad arrivare in cima, e come la torre più famosa, ad un certo punto crollerà tutto. E fine. Ma ad ogni gradino, un pensiero: un consuntivo dell’anno passato e uno sguardo a qualche ipotesi per il futuro. Sto per mettere un altro gradino alla mia scala e se insisto provando a guardare leggermente indietro vedo tante facce, alcune solite che sono state presenti nel mio percorso. Le gioie, i dispiaceri, in fondo lasciano sempre una traccia. Io ho perso un’amica, un’amica cara, ma in molti hanno perso qualcosa e trovato altro. Ecco, i consuntivi servono a poco e penso che l’impegno che ciascuno di noi ha verso la vita sia oltre, davanti. Guardare sempre avanti quindi può servire a non lasciarsi triturare dal passato; tanto servirebbe a ben poco e, come diceva Don Giussani, il passato è passato e non si recupera, il futuro per sua natura è incerto ed insondabile, resta solo i presente, adesso, ora. E’ così che credo sia giusto immaginare la vita: un percorso in salita, ma con l’idea positiva che ad ogni gradone ci si fermi per riposare, per stare, per vivere.  Una scrollata alle spalle che tolga dai ricordi parole inutili (dette o non dette), ridicole forme di dispetti che qualificano più chi li fa che chi li riceve, resta qualche ricordo da non buttare nel cestino e . . . ancora una vita davanti. Per quanto non ci è dato di saperlo, meno male, ma in un presupposto positivo e possibilmente costruttivo. Che il mondo vada avanti come deve, pure insieme a qualche suo abitante che proprio non riesce ad adattarsi a viverci senza arrecare danno … io ci resto su e proverò a guardare la cima della scala ancora col sorriso di bambina. chevipera@libero.it