VIPERA AEMME

LA VIPERA - RUSSIA VS ITALIA 5 a 0


di Alga MadìaAssisto ad una partita: Russia/Italia. Forse non è proprio una partita, ma una gara si, una competizione. Sono in vacanza in un posto dove si può ancora rubare una settimana di sole e di mare, prima del triste e uggioso autunno. Pieno di italiani, manco a dirlo, ma soprattutto di russi. Guardo le loro donne e ne resto affascinata, come fossi un uomo. Loro sono belle, bellissime, alte, magre, noi meno alte, raramente magre, spesso abbiamo il corpo a “mela” o quando ci va bene a “pera”. Comunque quasi tutte sovrappeso. Loro hanno profili garbati e gentili che paiono disegnati ad arte, noi abbiamo capelli tirati su col mollettone, la gomma in bocca e spesso un costume che ci segna fianchi. Loro sono delicate, noi la delicatezza non sappiamo cosa sia, spesso urliamo per comunicare col nostro vicino di lettino. Loro credevo fossero glaciali, algide, noi credevo fossimo piene di vita e … con fascino da vendere. Un caso, mi dico, ma sono tanti i momenti in cui i due strani schieramenti di “femmine” si scontrano e si mettono in competizione tra loro. Assodato che i nostri uomini al contrario, pure i peggiori – sovrappeso, bassi, pelati – sono meglio dei loro pari russi, resta che il motivo del contendere – ma chi glielo doveva dire! – siano proprio loro: i maschi italiani. Nella dura lotta, loro, le signorine moscovite, ne escono di gran lunga vincenti. Mi piace osservare questa competizione di donne e fra tutte le caratteristiche fisiche che riesco a cogliere ce ne è una che fa emergere le nostre antagoniste: il sorriso. Loro sorridono, hanno facilità nell’approccio e lo fanno in maniera garbata e piacevole, quasi sensuale. Noi, lasciamo che tutto questo ci maceri il fegato e cambiamo bersaglio. Non più la conquista del macho italiano, con i mezzi - i migliori - di cui disponiamo, ma dritte all’attacco personale delle potenziali concorrenti. Diventiamo falsamente moraliste e così, per noi, loro diventano di facili costumi e nella vita non fanno altro che le mangiatrici di uomini. Come diventiamo ridicole e patetiche, penso. Loro sorridono, si divertono, conquistano e, vivaddio, si innamorano e flirtano, noi lì a macerarci, a logorarci, allontanando sempre di più la preda che loro si  portano via. Sembra pura logica, ma evidentemente non lo è, sfoderare la nostra caratteristica migliore e sorridere, non solo perché si è in vacanza, ma perché il sorriso vince su tutto, pure su quei tre chili di più? Resta il fatto: Russia batte Italia 5 a 0. Io non gareggiavo, forse non l’ho mai fatto, ma sono comunque stata fortunata. Torno col fegato nelle sue normali dimensioni e per di più riesco a riportarmi a casa l’uomo con cui sono partita … Dio, ma che fatica!chevipera@libero.it