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VIPERA AEMME - IL MIO MONDO

Post n°88 pubblicato il 29 Luglio 2010 da chevipera29

Quando le scuse non servono, quando sono inutili. Quando le parole più belle sono le più semplici. Quante volte avrò detto questa parola – semplice – nella mia vita. Quante volte l’avrò scritta. Incontro un’amica che sta faticosamente uscendo da una crisi lunga e profonda. Non ci vedevamo da un po’ ma sapevo che aspettava questo nostro incontro per parlare.  Per parlarmi, per dar sfogo ai suoi pensieri, perché qualcuno provi a capire ciò che prova. Mi racconta qualcosa, niente che già non sappia. Ma la lascio parlare, la ascolto per l’ennesima volta. Io, solo io, il destinatario delle sue parole più intime, più vere. So tutto da mesi, tutto ciò che mi dice, poi improvvisamente il suo racconto cambia di segno. Non mi racconta più dei disastri che combina. Mi guarda con gli occhi di chi sente l’estraneità del mondo intorno a se. Abbassa poi lo sguardo e le sue mani avvolgono completamente la tazza del suo cappuccino. Come se avesse il suo cuore dentro quelle mani, dentro le sue dita che si incrociano su quella ceramica chiara. “Il mio mondo è diverso” – mi dice -  “è nel sogno di un mondo diverso, semplice, senza bugie, senza inganni, che usa tutte le parole che servono per non prendersi gioco di nessuno. Perché nessuno si senta umiliato dai miei comportamenti, perché guardandomi nello specchio mi rimandi la faccia di una persona lineare, pulita che sappia prendersi le sue responsabilità e le decisioni che servono: costi quel che costi. Un mondo che sappia dire grazie e chiedere scusa. Che sappia accarezzare il viso di chi piange. Che sappia rispondere ad un sorriso con un sorriso. Che offra la sua mano a chi è caduto e non sa alzarsi. Che scenda dalla presunzione di una chiave di lettura cinica e spietata. Un mondo nel segno di una libertà, che è molto più di quella che immaginiamo. una libertà che prima di ogni altra cosa non offenda la sensibilità e la dignità di nessuno. Libero come ci si può sentire liberi nuotando in un mare profondo e senza confini. "Il mare è il tuo specchio. Uomo libero, sempre tu amerai il mare" (una frase che ruba a C.Baudelaire ). Ma forse – alza lo sguardo e punta i suoi occhi dentro i miei con fermezza, mentre scorgo un lieve velo di lacrime che li ricopre – “ questo mondo è solo mio e lo conoscono in pochi”.

chevipera@libero.it

 
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