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VIPERA AEMME - IL CAPPELLO MAGICO DEL DITTATORE

Post n°113 pubblicato il 01 Settembre 2010 da chevipera29

Vedo un uomo in tv salire sull’aereo che lo riporterà a casa sua.  Ah, un sospiro di sollievo. E’ che certe cose pure se avvengono a chilometri di distanza danno la nausea. Sempre più arrogante, sempre più strafottente, sempre più irrispettoso del Paese che lo ospita. Superbo, Gheddafi,  quando pur di parlare alle nostre donne, lo fa comprando la loro presenza. 80 euro, che con tutto il rispetto per i soldi e per chi ne ha bisogno, sembrano offensivi già nell’averli proposti. Mi chiedo chi siano coloro che si sono prestate, non ad ascoltarlo, perché a lui avrei preferito il mago Otelma, almeno è più simpatico, ma a dar credito a ciò che dice un dittatore. Che dire poi delle sue capacità di conversione? Allibita: neanche un Signore che predicava più di duemila anni fa è riuscito a fare tanto. Lui, aveva bisogno di fare i miracoli, ma evidentemente i tempi sono cambiati e magari un assegno un po’ più consistente, modifica le cose. E così arriva ad offendere non solo l’intelligenza delle donne italiane, ma anche tutta l’Europa, perché dati i risultati si spinge oltre: “L’Islam, religione d’Europa”. Ora salvo la Chiesa, vorrei sapere chi è insorto, chi gli è andato a tappare la bocca, almeno, chi si è dissociato? Nessuno, soprattutto non lo ha fatto chi al suo fianco in questa disgustosa farsa avrebbe potuto e mi permetto di aggiungere, avrebbe dovuto.  Tutto ciò che per lo spazio di una frase sembra folklore domani potrebbe tramutarsi in qualcosa di serio, perché il nostro caro ospite dittatore non scherza, questo è il problema. E non fa neanche niente per farcelo credere. Fa sul serio. Chissà se lo hanno capito il giochino cui si sono prestate le tre signorine in cerca di una fede religiosa, che a Tripoli la vita è un po’ diversa da quella che si fa in Italia. Ci andassero a fare un breve giro turistico a vedere le donne che girano quasi tutte col velo. Libere di metterselo pure qui in Italia, ma qui siamo libere anche di girare con l’ombelico scoperto e il top less in spiaggia. Hanno giocato le nostre ragazze ad un gioco di cui ignorano le regole, ma la storia ci ha insegnato che la dittatura di qualunque tipo ha portato danni a tutte le popolazioni che la hanno subita. La nostra, non ultima. Infine il suo elargire denari: 300 euro ad un tunisino ambulante incontrato durante una passeggiata e 100 lasciati come mancia per aver bevuto un’aranciata. Il tutto sotto gli attenti occhi di telecamere e obbiettivi fotografici. Quante cose non sa Muammar: gli sfugge che da noi il galateo propone una mancia pari al 10% di quanto pagato – e mai plateale. A proposito di insegnamenti, poi, la storia della nostra religione racconta di quel solito Signore che disse: “non sappia la tua mano sinistra ciò che ha fatto la destra”. Avanti, pure nel galateo. E noi, ancora lì, imbambolati a prendere lezioni …

chevipera@libero.it

 
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