http://www.facebook.com/groups/robertogabellini/206700176068836/?ref=notif¬if_t=group_activityCosti e Basta (io=) scrive:"ecco un altra giovane che dice la sua, ho 24 anni e ho iniziato a lavorare da quando ne avevo 17. Baby sitter, cameriera di sala, commessa, barista, animatrice penso di averle fatte tutte durante la stagione estiva, ho studiato Ragioneria, sono laureata in Economia e dopo la laurea triennale sono stata ferma per più di un mese alla ricerca di una posizione da impiegata. Un mese intero di agonia perchè ieri come oggi ho sempre cercato di non pesare economicamente sui miei genitori. Alla fine sapete cosa mi sono detta? guarda il posto che vorresti ora non c'è..prendi quello che c'è se vuoi veramente lavorare..e così ho fatto, ho accettato un contratto di un mese di progetto in Adriacongrex dove avevo già lavorato (indignata perchè un contratto così corto non l'avevo mai fatto..) e mentre lavoravo continuavo a cercare, dal 1° di giugno ho iniziato la stagione estiva come bagnina all'Acquafan e anche li ho continuato per tutta l'estate a cercare..finalmente il mio cv è arrivato nelle mani giuste e a settembre ho iniziato uno stage in un azienda che mi prometteva un contratto di apprendistato di 4 anni come tecnico marketing (inerente al mio titolo di studi).. ho finito ora il primo anno e non ho dubbi che se l'azienda sarà in vita io continuerò i restanti e avrò la possibilità di rimanere. Mi chiedo..sono stata fortunata io? o è stata forse la perseveranza e l'umiltà di accettare anche lavori che andavano ben oltre il mio titolo di studio? Mi ritengo fortunata ma non mi sento di certo arrivata..mi dico..e se un giorno perdessi il lavoro? dove vado con la triennale quando il mercato del lavoro ormai è saturo di studenti universitari laureati e disoccupati con (sicuramente) più conoscenze di me? Mi sono risposta..DA NESSUNA PARTE DATTI UNA MOSSA!! e così ho fatto..studio ancora per specializzarmi con una laurea magistrale e anche io come Emanuele studio di sera. Ora, non facciamo di tutta l'erba un fascio. Chi vuole davvero lavorare ed è determinato può farlo.. ma credo che nella società di oggi gli studenti che non lavorano e che aspettano che gli cada un posto dal cielo che ritengono adatto alle proprie qualifiche non abbiano due cose fondamentali: LA NECESSITA' DI MANTENERSI perchè li provvedono i genitori se sono fortunati, e L'UMILTA' di accettare lavori meno qualificati perchè (giustamente) dicono io ho studiato e voglio che porti i frutti..in meglio..ma io risponderei..certo ambire al meglio è importante e non devi mai smettere di farlo, ma nel frattempo caro metti da parte l'orgoglio e rimboccati le maniche che poi il meglio arriva!! Aiutati che Dio ti aiuta!!"
"da un discorso su FB - La Rimini che Vorremmo"
http://www.facebook.com/groups/robertogabellini/206700176068836/?ref=notif¬if_t=group_activityCosti e Basta (io=) scrive:"ecco un altra giovane che dice la sua, ho 24 anni e ho iniziato a lavorare da quando ne avevo 17. Baby sitter, cameriera di sala, commessa, barista, animatrice penso di averle fatte tutte durante la stagione estiva, ho studiato Ragioneria, sono laureata in Economia e dopo la laurea triennale sono stata ferma per più di un mese alla ricerca di una posizione da impiegata. Un mese intero di agonia perchè ieri come oggi ho sempre cercato di non pesare economicamente sui miei genitori. Alla fine sapete cosa mi sono detta? guarda il posto che vorresti ora non c'è..prendi quello che c'è se vuoi veramente lavorare..e così ho fatto, ho accettato un contratto di un mese di progetto in Adriacongrex dove avevo già lavorato (indignata perchè un contratto così corto non l'avevo mai fatto..) e mentre lavoravo continuavo a cercare, dal 1° di giugno ho iniziato la stagione estiva come bagnina all'Acquafan e anche li ho continuato per tutta l'estate a cercare..finalmente il mio cv è arrivato nelle mani giuste e a settembre ho iniziato uno stage in un azienda che mi prometteva un contratto di apprendistato di 4 anni come tecnico marketing (inerente al mio titolo di studi).. ho finito ora il primo anno e non ho dubbi che se l'azienda sarà in vita io continuerò i restanti e avrò la possibilità di rimanere. Mi chiedo..sono stata fortunata io? o è stata forse la perseveranza e l'umiltà di accettare anche lavori che andavano ben oltre il mio titolo di studio? Mi ritengo fortunata ma non mi sento di certo arrivata..mi dico..e se un giorno perdessi il lavoro? dove vado con la triennale quando il mercato del lavoro ormai è saturo di studenti universitari laureati e disoccupati con (sicuramente) più conoscenze di me? Mi sono risposta..DA NESSUNA PARTE DATTI UNA MOSSA!! e così ho fatto..studio ancora per specializzarmi con una laurea magistrale e anche io come Emanuele studio di sera. Ora, non facciamo di tutta l'erba un fascio. Chi vuole davvero lavorare ed è determinato può farlo.. ma credo che nella società di oggi gli studenti che non lavorano e che aspettano che gli cada un posto dal cielo che ritengono adatto alle proprie qualifiche non abbiano due cose fondamentali: LA NECESSITA' DI MANTENERSI perchè li provvedono i genitori se sono fortunati, e L'UMILTA' di accettare lavori meno qualificati perchè (giustamente) dicono io ho studiato e voglio che porti i frutti..in meglio..ma io risponderei..certo ambire al meglio è importante e non devi mai smettere di farlo, ma nel frattempo caro metti da parte l'orgoglio e rimboccati le maniche che poi il meglio arriva!! Aiutati che Dio ti aiuta!!"