I colori del NERO
tutto ciò che NERO non è" SOLO L'AMARE, SOLO IL CONOSCERE CONTA, NON L'AVER AMATO, NON L'AVER CONOSCIUTO" (Pasolini)
Vorrei vorrei vorrei.....
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Maggio il mese delle rose e dei fiori in generale, in quanto esplodono della loro naturale bellezza.
I fiori a me mettono allegria , anche quelli che si trovano lungo delle stradine di campagna, a volte se ne trovano di colori belli e vivaci e poi sono fiori
Io lo regalerei a chiunque secondo me lo "merita" , per la simpatia, per la bontà, per un ringraziamento, per una festa, o anche per il semplice sorriso che ho colto.
Lo donerei anche ad un uomo speciale.
Che ne pensate dei fiori?
QUESTO E' PER TE DA PARTE MIA.
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Non si possono dimenticare, GIOVANNI FALCONE e PAOLO BORSELLINO. Uomini Grandi che hanno creduto nella giustizia e nella loro Italia.
"E' tempo di andare avanti non più confidando sull'impegno straordinario di pochi , ma con l'impegno ordinario di tutti."
Giovanni Falcone
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....Ci sono ragazzi che chiudono gli occhi e si distruggono in un altro tempo,ma d'altra parte ci sono vecchi che darebbero tutto per un momento,ci sono lettere che non arrivano,baci che restano immaginari,ci sono treni che si stanno chiedendo quando finiscono i binari.... (R. VECCHIONI)
Questa è la vita..viviamola . Ogni tempo ha le sue domande..ma quasi mai risposte che arrivano in tempo.
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Ma noi donne stiamo diventando noiosette?? uhmm mi è venuto questo sospetto in quanto lo vedo scritto ogni tanto e qualcuno me lo dice anche!!! ? Cavoloooooooooooo come mai?????
Troppi impegni da affrontare da sole? responsabilità non più condivise? Ci manca l'appoggio morale ? Forse un pochino di tutto fa di alcune e per alcune donne l'inabissamento dell'allegria, della spensieratezza e del gioco.
Forza e coraggio mi dico anch'io!!!!
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Come tutti sappiamo, stiamo vivendo un periodo di crisi economica e direi anche sociale . Non è solo un "fenomeno" ristretto all'Italia ma ne sono coinvolti tutti gli stati , europei, americani, orientali ecc.
Sono fiduciosa, in quanto dobbiamo andare avanti e peggio di così...quindi attendo la risalita anche se penso che prima di 6 mesi non sarà facile vederne un cenno.
Mi faccio questa domanda che rigiro anche a Voi che leggete: Credere ancora nella politica italiana?? Scandali su scandali , stupidaggini che emergono pur di non ristolvere la situazione e sviare ai problemi. Sondaggi che non si sa da chi sono stati fatti e dove..Si parla di un PIL - 6% .. mah..
Vogliamo essere seri almento in questa SERIA e grave situazione??? Finiamola di giocare a rimpiattino!!!
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Scorrendo alcuni nik o post ho fatto caso che , scritto in maniera "non chiara" alcuni/e provano a mandare un messaggio a chi legge.
Ma spesso non è preso seriamente. Questo è quello che io leggo tra le righe: Cercherei una donna/uomo serio per provare una relazione.
Chi si fa avanti? la solita/o che gioca , che non cerca nulla e prende per i fondelli , o l'avventurosa/o annoiato.
Perchè ?? Oramai la chat, o msn sono diventati mezzi virtuali per comunicare (purtroppo aggiungo io). Ma proviamo ad usarli per qualche cosa di concreto..che ne pensate??
Faccio un esempio e lancio questo messaggio: Io cerco un uomo che voglia provare ad instaurare una relazione e mi piacerebbe fare delle conoscenze.
Può andare? è credibile?
Suggerimenti ?
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L'uomo ha il piacere che la sua compagna sia..... ??
- Che cosa significa "di classe"?
- Che cosa si intende per discreta?
- Deve essere bella ..per chi? Agli occhi degli altri o ai propri?
- E' importante farne "mostra"?
- Come mai si stanno "affievolendo" i termini di "fidanzata" o moglie??
- Si vuole solo apparenza senza sostanza? Perchè sarà una situazione momentanea?
- Si vuole ancora una relazione di lunga durata...??
Ho notato che parlando a tu per tu con un uomo, esprime il desiderio di avere accanto una donna che sia discreta, gentile, ma sopratutto che sappia comprenderlo con la quale avere un bel rapporto sia di colloquio che di intesa sessuale e anche duraturo .
Se si discute in generale con uomini, ti dicono che oramai i tempi sono cambiati, le donne non vogliono più relazioni importanti e quindi approfittano dello svago che gli viene concesso... ma corrisponde a vero???? Io penso proprio di no.
UOMINI...COMUNICATE BENE CON LE DONNE...PERCHè SCAPPATE?
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Delara ..23 anni ..le hanno tolto la vita! Personalmente non ammetto la pena di morte. La vita ci viene donata , va vissuta per il tempo che ci viene concesso. Ma nessun altro uomo ha diritto di togliercela! Ogni giorno, nel mondo, in qualsiasi stato, cosiddetto civile e non, stati che hanno la presunzione di portare ed essere i depositari della democrazia e civiltà nel mondo, e stati che non si arrogano tale diritto, ma continuano a vivere al di fuori di un confronto con il resto del mondo, perpretano al loro interno, sia come legge ufficiale, sia in maniera non palese... LA PENA DI MORTE! Secondo Amnesty International la suddetta pena nel mondo è così utilizzata: A) in 68 Stati la pena di morte è ancora prevista dal codice penale ed utilizzata B) in 89 Stati è stata abolita completamente C) in 10 Stati è in vigore ma solo per reati commessi in situazioni eccezionali, tipo in tempo di guerra D ) in 30 Stati la pena di morte è tuttora in voga, anche per reati comuni, ma di fatto non ne hanno fatto uso per almeno 10 anni Il controsenso più sconcertante, perverso, obbrobrioso ed incivile, è che la maggior parte degli stati che utilizzano la pena di morte, lo perpretano anche in nome della loro religione di stato, sia cattolica, che protestante, che buddista, induista, musulmana o altro, arrogandosi di eseguirla in nome di tale dottrina!!... Il fatto è che invece, qualsiasi religione al mondo, consacra esclusivamente il diritto alla vita, condanna e non ammette in nessuna maniera che un uomo o stato o comunità, possa togliere la vita ad un altro uomo!! Per nessun motivo!!!(dal corriere della Sera) |
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Ognuno di noi ha tanti punti interrogativi ai quali cerca di trovare nel corso del tempo della propria vita una risposta. Bhè a me , leggendo mi è venuto lo stimolo di provare a cercare un "GRAN FORSE"..ma mai avrò risposta.. finchè......
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Abbiamo dimostrato
UNIONE , FORZA , AMORE E TANTO CUORE!
Adoro la mia Patria!
E so , con la tragedia in Abruzzo, che ancora un'ITALIA esiste!
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**Da Ffwebmagazine.** **Di Filippo Rossi **L'ho pubblicato perchè mi è piaciuto tantissimo..non è pesante da leggere ma esaltante..provate.
Ci piace l’Italia a cui piace Fiorello
C’è un’Italia leggera senza essere cretina. C’è un´Italia che vuole ridere senza passare per deficiente. C’è anche un’Italia pacata che non ci sta a vivere sempre incazzata. C’è un’Italia spensierata che non dimentica i pensieri importanti. C’è, pure, un’Italia che partecipa senza aver mai creduto fino in fondo nel potere taumaturgico delle ideologie. Un’Italia che va a votare, magari con convinzione, ma ha sempre rifiutato qualsiasi militanza. Che sa ridere dei potenti. Un’Italia che non si intruppa. L’Italia che ha votato per il divorzio contro gli ordini di partito. Un’Italia normale. Eroica solo se ne ce n’è bisogno. Che non si sveglia la mattina con la voglia di organizzare una ronda. Che non si fa inquadrare. O schierare. Un’Italia che, semplicemente e senza pretese, chiama la polizia. O i carabinieri. C’è un’Italia che non ha paura. E, se ce l’ha, non ne fa motivo di odio sociale. O razziale. Un’Italia che pensa prima di parlare. E se parla prima di pensare, un po’ se ne vergogna. Un’Italia che ama. E se non ama, vuole bene. C’è un’Italia che crede ma senza esagerare. Un’Italia che non mette le maiuscole anche quando non servono. C’è un’Italia con poche certezze. Che porta i figli in Chiesa (o magari no) che sente il Papa e pensa: avrà ragione oppure no? Un’Italia che odia la macchietta che se ne fa di lei. C’è un´Italia con poche certezze. Ed anche quelle le mette in discussione. C’è un’Italia del “ma anche”. C’è un’Italia che crede alla propria famiglia: sia essa moglie, compagna, marito, compagno. Comunque, casa. C’è un’Italia separata. Ma non è un obbligo. È la vita. Perché sempre famiglia è. Un’Italia che legge libri, soprattutto romanzi. E non si vergogna di farsi trovare con l’ultimo bestseller in mano. L’Italia che ha letto Dan Brown e pure Harry Potter. Che va al cinema, quello vero, quello spettacolare. Quello americano. Un’Italia che gli è piaciuto l´ultimo di Gabriele Muccino. E che non si vergogna di Federico Moccia. L’Italia che commenta i Cesaroni, la mattina in ufficio. L’Italia che parte per le vacanze e cerca di farle intelligenti. Ma non ci riesce. Che si ferma in autogrill ed è una festa. C’è un’Italia tranquilla. Un’Italia che lavora. Che spera e che sogna. Un’Italia che non ha la puzza sotto il naso. Che sbuffa ma non ha la forza, né la voglia, di iniziare una guerra. Perché la guerra è brutta. E i ricordi dei nonni ancora feriscono le coscienze. Un’Italia pacifica e paciosa. Tanto da passare per fessa. Un’Italia che destra? sinistra? Pari sono. Un’Italia mai qualunquista. Un’Italia onesta. Un’Italia viva e che vive. E che prega. E che spera in un futuro migliore: per sé e, soprattutto, per i propri figli. Un’Italia che pensa cose semplici (ma non stupide): ché sono cose diverse. Un’Italia che farà un viaggio apposta per passare sul Ponte sullo Stretto. Un’Italia orgogliosa. Che vince la Nazionale e scende in piazza, per le strade, e si riconosce. E si abbraccia. E si bacia. Che perde la Nazionale e non si dispera. C’è un’Italia che evviva la Ferrari. E anche Valentino Rossi. Che si inchioda davanti alle olimpiadi e spera in un oro in più. Un’Italia che non sa neanche lei perché. Però è così. Un’Italia che non sopporta la volgarità. E le urla. E la retorica. E le barricate. Un’Italia che vuole fare e non capisce perché gli altri non fanno. Un’Italia che si riposa. Un’Italia fantasiosa. Che insegna ai propri figli a non dire le parolacce. Un’Italia altruista. Che si commuove se c’è da commuoversi. È l’Italia che guarda Roberto Benigni e pensa. Ed è l’Italia che ha festeggiato per il suo Oscar. È l’Italia che ha letto Roberto Saviano. Per moda? Si, ma va bene così. È l’Italia legale, che Falcone e Borsellino sono degli eroi. Punto. È l’Italia che si riscatta ogni giorno e che vorrebbe essere migliore perché conosce i propri difetti. L’Italia che si racconta in un romanzo collettivo. Che si divide senza odiarsi. Che non fa la faccia cattiva. Che non grida assassino a un padre, il giorno della tragedia. È l’Italia che dal cattolicesimo ha imparato la solidarietà. E la misericordia. E l’altruismo. È l’Italia che fa l’elemosina. Che manda i cinque euro per Telethon. O i dieci. Che non si tira indietro. Che non prova nostalgia. Che fatica. E suda. Che è emigrata per povertà e non riesce a odiare i nuovi poveri. È l’Italia aperta. Che sorride. Che guarda Sanremo. Non perché non legga un libro. È l’Italia che ha il coraggio della leggerezza. E della pazzia. Anche di fronte ai problemi più seri. È l’Italia profonda. Che pensa: un medico non è una spia. Così, senza retro pensieri. È l’Italia che non crede ai complotti. Perché non è capace di farne. L’Italia che, ma non possono avere sempre torto. È l’Italia che ascolta l’inno di Mameli, non gli piace, ma si commuove lo stesso. Anche se non conosce tutte le parole. L’Italia che crede a una religione civile che nessuno è riuscito ancora a codificare. L’Italia di Garibaldi e Mazzini. E di Pertini e di Ciampi. Di Napolitano, oggi. L’Italia senza parentesi nella storia. L’Italia che non vuole una guerra civile. Un’altra. Nemmeno a parole. L’Italia del “ma perché non si mettono d´accordo”. Non c’è bisogno sempre di litigare. L’Italia senza vessilli. Che Guelfi e Ghibellini l’ha studiati a scuola. Forse. L’Italia mediterranea. Solare. Calda. Che guarda l’orizzonte e vorrebbe partire. L’Italia che accetta le sfide. L’Italia fatta di persone. Nomi e cognomi.
È questa l´Italia che guarda Fiorello. E si diverte. E ci si riconosce. E si specchia in lui. Nella sua bravura, nel suo garbo, nella sua gentilezza. Nella sua storia. Che è la storia di un’Italia felicemente normale. Un’Italia che, come Fiorello, prima o poi vincerà la scommessa con la storia.
Filippo Rossi
3 aprile 2009
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