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Stupid Girl
Post n°11 pubblicato il 21 Novembre 2011 da disamistade_74
Mi sento una stupida. Sono di napoli, ma vivo per lo più a roma a napoli vado due/tre giorni a settimana , prima (un anno fa) tutte le settimane ora ogni due settimane. Un anno fa, anzi no, nel 2009 il rapporto di amicizia adolescenziale, trascinato avanti per anni ha avuto un brusco stop; la mia cosiddetta "migliore amica" non si faceva più sentire. bè no non è proprio giusto dire così. Nel 2009 ho subito un intervento, non grave, ma abbastanza traumatico. Il giorno prima del ricovero lei mi chiama dicendo che ha tradito il marito. Io spiazzata non so che dire. Io il giorno dopo, mi devono aprire la pancia. Io non sono un'egoista, ma in quel momento avevo paura o meglio bisogno di pensare solo a me stessa. Dopo l'operazione , tutto riprende come prima : i regali ai figli, le passeggiate, ma è evidente che lei è depressa. E' evidente che anche io lo sono: mi hanno tolto 15 fibromi, ricucito l'utero, armeggiato nel mio corpo, non sto bene. Non ho un uomo che mi possa prendere per come sono anche per una difettosa nella procreazione, non ho nulla. A un certo punto le telefonate non ricevono più risposta gli sms meno che mai. Al momento che mi preoccupo seriamente, mi chiama dicendo : "ho bisogno che stai lontana da me, ho bisogno di tempo". Glielo dò, molti mesi di assoluto silenzio. Una mail inviata da me, una risposta pacata dopo un mese. Poi nel bel mezzo della mia terapia psichiatrica quando sembrava che stessi reagendo bene un sms all'improvviso "ho bisogno di parlarti. chiamami". Io paura che fosse morto qualcuno a casa sua. Chiamo subito senza riserve. Crisi sua personale infinita, deve prendere un aereo (mezzo di cui ha paura più della morte) col suo ex(?) amante. Passiamo ore al telefono. "come stai ?" rivolto a me è tardivo e superficiale. Mi dice che mi ha allontanato perchè ero depressa e lei aveva bisogno di altro. IO accuso il colpo solo dopo qualche settimana quando mi sento annoiata insieme a lei, quando non ho voglia di riprendere quella routine in cui io ero niente per lei, solo un'accompagnatrice nei suoi casini non un'amica vera. non lo so cosa è un'amica vera, ma non credo quello che eravamo noi... un giorno di maggio la chiamo per prendere un appuntamento per portare un regalo a suo figlio. Dice "ti richiamo", non richiama. Chiamo io, non risponde mando sms, non risponde, vado sotto casa, non aprono. Sono stufa, non mi faccio sentire più. Ma ora ogni volta che torno a napoli mi assale un senso di colpa atavico ho paura di incontrarla per strada , non esco di casa. Ho vergogna a parlare all'analista di tutto ciò, mi sento un nulla mischiato al niente, perchè non ho il coraggio di chiamarla, di parlarle. solo una cosa mi ha detto l'analista una volta "tagliare i rami secchi" E' così che la vita va vissuta ? tagliando tutto ciò che non va ? e in questo caso mi sto illudendo inutilemente di essere io la causa di tutto sto sfacelo ? ma a che importa sapere di chi è la colpa ? e ancora i rami secchi li ha tagliati già lei da un pezzo ? grazie se sapete rispondere anche a uno solo di questi quesiti. http://www.youtube.com/watch?v=1N29vkIT3eo
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Inviato da: fabpat72
il 22/01/2012 alle 08:40
Inviato da: RusselKane
il 25/11/2011 alle 08:45
Inviato da: disamistade_74
il 24/11/2011 alle 20:48
Inviato da: RusselKane
il 23/11/2011 alle 08:57
Inviato da: RusselKane
il 23/11/2011 alle 08:55